Che teniate a ricevere gli auguri oppure no, sappiate che se appartenete al genere femminile l’8 marzo è anche la vostra festa. Ma abbiamo veramente bisogno di un giorno preciso all’anno per ricordarci che le donne vanno festeggiate? E cosa significa esattamente questa ricorrenza?

Cominciamo dall’inizio.

La Festa della Donna è un evento internazionale per ricordare le conquiste economiche, politiche e sociali delle donne, ma anche le discriminazioni e le violenze che subiscono ancora in molte parti del mondo.

La ricorrenza dell’8 marzo mette insieme governi, industrie e associazioni no profit di tutto il mondo e viene celebrata con eventi, conferenze, manifestazioni artistiche e culturali.

Ma quali sono le origini della Festa della Donna?

Da dove nasce quindi questa ricorrenza? L’origine è piuttosto controversa e addirittura c’è una leggenda piuttosto celebre che racconta che la Festa della Donna sia stata istituita nel 1908 in memoria delle operaie morte nel rogo della Cotton, una fabbrica di New York [1].

In realtà, però, la Giornata Internazionale della Donna nacque ufficialmente negli Stati Uniti il 28 febbraio 1909. A istituirla fu il Partito Socialista americano che organizzò anche una grande manifestazione in nome del diritto delle donne al voto.

Queste manifestazioni si unirono molto presto ad altre rivendicazioni dei diritti femminili: aumento di salario e miglioramento delle condizioni di lavoro [1].

Nel 1911 successe quello che segnò per sempre la lotta ai diritti femminili. Nell’azienda Triangle di New York si sviluppò, infatti, un grave incendio nel quale persero la vita centinaia di donne. Da questo momento le manifestazioni si moltiplicarono e anche in Europa (Germania, Austria e Svizzera), nacquero delle giornate dedicate alle donne [2].

Nel 1913, venne così stabilito l’8 Marzo come ricorrenza per celebrare la Festa della Donna, riconosciuta poi ufficialmente solo nel 1975 dalle Nazioni Unite come Giornata Internazionale delle Donne.

In Italia la prima celebrazione è del 1922, ma si rafforzò nel 1945 quando l’Unione Donne in Italia la ricordò nelle zone dell’Italia già liberate dal fascismo [1].

Perché è ancora importante

Ma perché ancora oggi si celebra la Festa della Donna? La risposta è molto semplice in realtà.

L’obiettivo di raggiungere l’uguaglianza di genere, portato avanti dalle battaglie di tante donne sin dal 1900, non è ancora stato raggiunto.

Secondo quanto riportato dal Forum Economico Mondiale, siamo ancora ben distanti dal risultato e il gap tra uomini e donne verrà forse colmato solo nel 2186. Basta pensare che in Italia, Almalaurea avverte che le donne sono più brave a scuola, ma più penalizzate nel mondo del lavoro [1].

C’è quindi ancora tanta strada da percorrere per ridurre il famoso Gender Gap ed è importante ricordare le donne che prima di noi e per noi hanno lottato per i nostri diritti.

La mimosa, il simbolo della Festa della Donna

Vi siete mai chieste perché da sempre il simbolo della Festa della Donna è la mimosa?

Ebbene, questo simbolo è una particolarità tutta italiana che risale al 1946.

Le organizzatrici delle celebrazioni a Roma cercavano un fiore che fiorisse proprio i primi giorni di marzo, che fosse economico e alla portata di chiunque [2]. Fu così che Teresa Mattei, la più giovane eletta all’Assemblea Costituente, indicò proprio la mimosa come simbolo perfetto per celebrare la giornata in onore delle donne [1].

Infine, il colore giallo della mimosa, oltre ad esprimere vitalità, forza e gioia, è anche il colore che rappresenta il passaggio dalla morte alla vita ed è quindi un modo per ricordare le donne che si sono battute per i diritti femminili [3].

FONTI:

[1] Vanity Fair: 8 marzo, perché oggi è la festa della donna?
[2] Focus: 8 marzo: perché è la festa della donna?
[3] alfemminile.com: 8 marzo: perché è la Festa della Donna? Storia e origini