Il ciclo mestruale accompagna la vita di una donna dalla pubertà alla maturità. Ma vi è mai capitato di osservare dei cambiamenti nel vostro ciclo mestruale almeno una volta nel corso della vostra vita? Beh, non c’è subito bisogno di allarmarsi. Vediamo perché e cerchiamo intanto di fare chiarezza.

Le alterazioni del ciclo mestruale possono essere definite come irregolarità che si manifestano in vari modi come la totale assenza del ciclo ogni mese, oppure la sua comparsa più volte nell’arco dei trenta giorni, quando il flusso è molto abbondante e prolungato o se si manifesta in modo improvviso. (1)

Quali sono le alterazioni del ciclo mestruale?

L’alterazione del ciclo mestruale può comprendere diverse anomalie:

  • anomalie del ritmo: si caratterizzano per l’irregolarità della cadenza, oligomenorrea (cicli che ritardano), polimenorrea (cicli anticipati) e amenorrea (assenza di mestruazioni);
  • anomalie della quantità e durata: si distinguono in mestruazioni scarse (ipomenorrea), mestruazioni abbondanti (ipermenorrea), mestruazioni più lunghe (menorragia);
  • anomalie della presentazione: si distinguono in metrorragia (perdita anomala inaspettata) e le menometrorragie (perdite tra i cicli e mestruazioni lunghe).

Le cause più comuni

Ecco un quadro generale delle principali condizioni e patologie che possono causare alterazioni del ciclo mestruale durante l’età fertile:

  1. Stress: specie se prolungato, causa diverse alterazioni ormonali, come un aumento di prolattina e/o un aumento cronico dei livelli di cortisolo e adrenalina, con conseguenti alterazioni del funzionamento dell’ipotalamo, la “centralina”, posta nel cervello, che regola tutti i nostri bioritmi. Tra questi, il più evidente è il bioritmo del ciclo mestruale. Ecco perché lo stress è una delle cause metaboliche che possono indurre alterazioni del ciclo, come l’amenorrea.
  2. Problemi relativi all’alimentazione: disturbi alimentari come anoressia nervosa e bulimia o una dieta sbilanciata possono provocare sovrappeso e obesità o, all’opposto, uno stato di malnutrizione che può compromettere la regolarità del ciclo.
  3. Attività fisica intensa: una perdita eccessiva di massa grassa, per esempio nelle atlete professioniste, potrebbe provocare l’assenza di ovulazione e irregolarità del ciclo. È stato scientificamente provato che, nelle donne, un peso inferiore del 10% rispetto al normopeso può indurre anovularietà. (3)
  4. Disturbi alla tiroide (ipotiroidismo o ipertiroidismo).
  5. Patologie ginecologiche come endometriosi, PCOS, fibromi, polipi, alcuni tipi di tumori ecc…

Come l’età influisce sulle alterazioni

In realtà, a seconda dell’età di una donna, possono essere più frequenti le alterazioni del ciclo mestruale, ad esempio durante l’adolescenza o la perimenopausa.

In una giovane donna che ha le mestruazioni da poco tempo, possono servire diversi mesi prima che il ciclo mestruale assuma un andamento regolare: i cicli mestruali, nei primi 2 anni di mestruazione, sono dunque irregolari nel 50%-60% delle adolescenti e si regolarizzano progressivamente a partire dal 2°-3°anno ginecologico. Nei primi due anni dopo il menarca, inoltre, il 55-80% dei cicli mestruali sono anovulatori. Anomalie riscontrate in questo arco di tempo sono quindi fisiologiche e non devono destare preoccupazioni.

Quando preoccuparsi in adolescenza? Se si verifica l’assenza di ciclo dopo i 16 anni (possibile amenorrea) o alterazioni che si verificano dopo i primi 2-3 anni di ciclo e che non sono occasionali potrebbero invece essere il segnale di un’anomalia da approfondire con il ginecologo. (3)

Anche l’età può determinare delle variazioni del ciclo mestruale, che dopo i 45 anni subisce dei cambiamenti fisiologici. La donna si avvicina alla perimenopausa, il periodo immediatamente precedente alla menopausa. In questa fase della vita della donna, le fluttuazioni ormonali tipiche del ciclo mestruale non sono più precise. I sintomi della perimenopausa variano da donna a donna e possono essere lievi o fastidiosi, ma quello che è comune a tutte le donne è un calo della fertilità, che si accompagna ad alterazioni del ciclo più o meno marcate: (3)

  • le mestruazioni diventano più scarse o più abbondanti,
  • si presentano dopo un numero minore o maggiore di giorni rispetto al consueto,
  • il ciclo si accorcia o si allunga.

Quando è opportuno consultare il proprio medico in caso di alterazione del ciclo mestruale?

È sempre buona norma sottoporsi ad un controllo ginecologico una volta all’anno, mentre è necessario rivolgersi al medico quando (4):

  • avviene un sanguinamento o si hanno perdite tra i cicli;
  • avviene un sanguinamento o perdite dopo un rapporto sessuale;
  • avviene un sanguinamento o una perdita durante la gravidanza;
  • avviene un sanguinamento o una perdita dopo la menopausa;
  • si avverte dolore;
  • le mestruazioni durano più di 7 giorni o sono molto abbondanti;
  • si hanno perdite anomale o con odori sgradevoli;
  • si verifica la febbre;
  • il peso corporeo aumento o diminuisce improvvisamente;
  • si verifica un ridimensionamento del seno.

Una lieve perdita può essere tenuta sotto controllo attraverso farmaci antinfiammatori non steroidei. Nel caso di anemia causata da perdite importanti nel ciclo mestruale sono consigliati integratori di ferro.
Nel caso di patologie o squilibri ormonali, sarà il medico che, dopo opportuni esami, proporrà alla paziente la terapia farmacologica o chirurgica maggiormente adatta (5).

Fonti
[1] Centro Medico Petruazzuoli: Alterazioni del ciclo mestruale, cosa fare?
[2] Humanitas: Alterazioni del ciclo mestruale
[3] Melarossa: Le alterazioni del ciclo mestruale: classificazione, cause, sintomi e cure
[4] Clinica Fornaca di Sessant: Alterazioni del ciclo mestruale
[5] Top Doctors: Le alterazioni del ciclo mestruale