Fin dall’antichità, la luna e il sole hanno scandito il tempo e in particolare la luna, con le sue fasi, ha segnato il ripetersi del ciclo femminile. La luna non è un semplice satellite che gira intorno alla terra e allieta le nostre notti.

Da sempre è risaputo quanto la luna influisca sui cicli biologici della vita e lo sapevano bene anche le nostre antenate che la usavano come strumento per calcolare la fase del loro ciclo mestruale.

Ma cosa dice la scienza a riguardo? Abbiamo preso in esame uno studio scientifico de 2021 per raccontarvelo, mettetevi sedute, sarà una lettura molto interessante!

Relazioni tra le fasi lunari e i ritmi biologici, cosa ci dice la scienza?

Gli organismi si sono evoluti per convivere con i cicli geofisici di diversa durata, infatti frequentemente si osservano adattamenti animali al ciclo lunare. I cicli riproduttivi degli organismi marini sono legati al ciclo delle maree, regolato dalle fasi lunari.

I dati pubblicati suggeriscono che organismi come i vermi palolo, vermi policheti che vivono a ridosso delle isole coralline, hanno un orologio circalunare endogeno. Inoltre, altri animali sono chiaramente influenzati dalla luna e possiedono orologi interni in grado di predire il ciclo lunare. È stato evidenziato che i periodi di luce/buio del ciclo lunare influenzano l’orologio biologico e anche il sonno e/o i ritmi diurni delle reazioni biochimiche.

Gli effetti della fase lunare sul ritmo riproduttivo umano non sono stati ancora chiariti, sebbene le donne abbiano un ciclo mestruale analogo al ciclo lunare. È stato ipotizzato che ci siano effetti lunari sulla biologia umana, tra cui psicosi, comportamento violento, nascita e ciclo mestruale mestruazioni, sebbene la maggior parte di queste influenze proposte dalla luna sulla fisiologia umana non sia stata in grado di essere confermata statisticamente.

La questione se i cambiamenti lunari possano in qualche modo influenzare il ritmo mestruale è stata discussa per molti anni. Uno studio che ha utilizzato quattro gruppi di dati separati e raccolti in diversi anni e stagioni ha dimostrato che le donne tendono ad avere le mestruazioni durante la luna piena.

I fattori associati al ciclo mestruale sono:

  • l’età,
  • l’indice di massa corporea (BMI),
  • i ritmi circadiani interrotti,
  • il disagio psicologico.

Un database di oltre 120.000 donne ha indicato che la durata media del ciclo mestruale era 29,9±5,5 giorni nelle donne di età compresa tra 25 e 29 anni e diminuiva con l’aumentare dell’età con una differenza media di 2,9 giorni tra le coorti più giovani (18–24 anni) e più anziane (40–45 anni).

La variazione media della durata del ciclo è stata di 0,4 giorni o del 14% più alta nelle donne con un BMI >35 rispetto alle donne con un BMI di 18,5-25. Inoltre, è più probabile che le lavoratrici a turni riferiscano irregolarità mestruali e cicli mestruali più lunghi rispetto alle non turniste, correlandosi dunque ai ritmi circadiani interrotti. Infatti, il ciclo mestruale ha effetti sul sonno e una scarsa qualità del sonno nella fase premestruale e durante le mestruazioni è molto comune nelle donne. Per questo motivo è stata ipotizzata una relazione significativa tra la salute riproduttiva e la qualità del sonno tra le donne.

Un potenziale meccanismo alla base del legame tra disagio psicologico e problemi mestruali è l’influenza dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene sull’ormone di rilascio delle gonadotropine (GnRH). L’aumentata reattività dell’asse indotta dal disagio psicologico ritarda o impedisce successivamente l’aumento dell’ormone luteinizzante (LH).

In questo studio, si è cercato di indagare la relazione tra la fase lunare e la data di inizio del ciclo mestruale ottenuta da un’applicazione di facile utilizzo. Inoltre, si è esaminata l’associazione tra ciclo lunare, inizio del ciclo mestruale e qualità soggettiva del sonno. Si ipotizza che la relazione tra la data di inizio del ciclo mestruale e la fase lunare differisca in base all’età, alla qualità del sonno e alla salute fisica e mentale. Pertanto, si è condotto un questionario sui partecipanti, sulla loro qualità soggettiva del sonno e sulla salute fisica e mentale.

Disegno dello studio

I dettagli dello studio e la spiegazione dei suoi obiettivi sono stati spiegati ai partecipanti sul web ed è stato ottenuto il loro consenso informato online. Il presente studio ha utilizzato i dati ottenuti tramite un’App gestita da un servizio sanitario commerciale femminile (Luna Luna), che offre ai suoi utenti previsioni su cicli mestruali, fertilità, ovulazione e relative informazioni sanitarie.

È stato pubblicato un avviso sugli obiettivi della ricerca in merito a “ciclo mestruale e cronotipo” sull’app Luna Luna e si è chiesto ai partecipanti di rispondere a un sondaggio di screening. Questo sondaggio comprendeva quattro elementi che richiedevano le seguenti informazioni:

  • età,
  • frequenza con cui hanno registrato l’inizio del ciclo mestruale sull’app Luna Luna durante l’ultimo anno,
  • eventuale gravidanza in corso,
  • consenso a partecipare al sondaggio della durata di circa 20 min.

Per valutare la qualità del sonno si è utilizzato il Pittsburgh Sleep Quality Index (PSQI). I primi quattro elementi chiedono informazioni sull’ora in cui si va a letto, il numero di minuti necessari per addormentarsi, l’ora del risveglio e le ore di sonno per notte.

In questo studio, si sono poste domande separate sul comportamento del sonno nei giorni lavorativi e nei giorni liberi dal lavoro. I punti successivi chiedevano la frequenza con cui i partecipanti hanno avuto problemi a dormire per vari motivi (ad es. svegliarsi nel cuore della notte, bisogno di andare in bagno, tosse, brutti sogni). Ogni elemento viene valutato su una scala di 4 punti che va da “mai” a “tre volte a settimana o più”. Ulteriori elementi includevano una valutazione soggettiva della qualità del sonno (punteggio su una scala a 4 punti da 0 = “molto buono” a 3 = “molto cattivo”), l’uso di farmaci per dormire (punteggio su una scala a 4 punti che va da 0 = “mai” a 3 = “tre o più volte a settimana”) e difficoltà a rimanere svegli durante il giorno (punteggio su una scala a 4 punti che va da 0 = “mai” a 3 = “tre o più volte a settimana”). Il cut-off per i disturbi del sonno è stato fissato a 5,5 punti.

Risultati

Il ciclo lunare è stato classificato in periodo di luce (prima metà della fase lunare) e periodo di buio (seconda metà del periodo lunare) secondo il metodo di Cutler et al. Inoltre, l’inizio del ciclo mestruale durante i periodi di luce e buio sono stati confrontati tra chi ha il sonno buono e chi ha il sonno scarso, come classificato dal Pittsburgh Sleep Quality Index (PSQI).

Si è visto che la percentuale di persone che dormono bene con l’inizio del ciclo mestruale durante il periodo di luce era significativamente superiore a quella durante il periodo di buio (z=2,31, p=0,02), mentre le donne con qualità del sonno scarsa con inizio del ciclo mestruale durante il periodo buio era significativamente superiore a quella durante il periodo di luce (z =− 2.66, p=0,01).

Ma quale può essere la motivazione scientifica alla base?

Una possibilità è l’interazione della melatonina, un marker ormonale del sistema di cronometraggio circadiano. Il livello di melatonina serale era significativamente più basso durante la luna piena rispetto a quello in altre fasi lunari. La disarmonia della cinetica nella secrezione di melatonina ed estrogeni, in particolare il potenziamento degli estrogeni durante il periodo di luce in cui la secrezione di melatonina è ridotta, può deteriorare la qualità del sonno. L’interazione a tre vie tra la fluttuazione della melatonina, la secrezione di ormoni che mostrano ritmi circalunari (p. es., estrogeni, progesterone, ormone gonadotropico e GnRH) e il ciclo lunare influenzerebbe la qualità soggettiva del sonno tra le donne.

Fonti

Komada, Yoko et al., The Relationship between the Lunar Phase, Menstrual Cycle Onset and Subjective Sleep Quality among Women of Reproductive Age. International journal of environmental research and public health vol. 18,6 3245. 21 Mar. 2021, doi:10.3390/ijerph18063245