Il seno di una donna è un organo in continua evoluzione, partendo dall’infanzia, passando per pubertà e gravidanza, fino ad arrivare alla menopausa. Tutte queste fasi, infatti, ne definiscono il suo aspetto e le sue funzionalità.

Ma quali sono le caratteristiche di ogni periodo? Ne parliamo in questo articolo.

Com’è formato il seno

Il seno è una struttura anatomica complessa, costituita da due organi in rilievo: le mammelle.

Le mammelle, a loro volta, sono costituite da una parte ghiandolare, da diversi dotti che portano il latte fino al capezzolo, da una parte di tessuto adiposo e da altri tessuti. [1]

Le ghiandole mammarie, che crescono durante la pubertà e raggiungono la completa maturazione nell’età adulta, sono il nucleo principale della mammella e rappresentano le strutture chiave coinvolte nell’allattamento.

La mammella è, inoltre, bersaglio degli ormoni sessuali, protagonisti delle importanti modificazioni che il seno subisce nel corso di tutta la vita della donna.

Il seno nell’età dello sviluppo

Lo sviluppo del seno avviene durante la pubertà, periodo in cui si manifestano le prime mestruazioni e che in genere si verifica intorno ai 12-13 anni.

In questo primo periodo, il seno appare appena pronunciato, per poi crescere nei mesi successivi fino a raggiungere la dimensione definitiva.

Quando i seni iniziano a crescere, subiscono un cambiamento anche l’areola e il capezzolo. Durante questo sviluppo è possibile avvertire anche formicolio, prurito o dolore e i capezzoli possono gonfiarsi. Ma nessuna paura, è del tutto normale. [2]

Ciclo mestruale e pillola, come influiscono sul seno

Quando ormai la donna è nell’età fertile, capita molto spesso di avvertire un seno diverso, più gonfio e a volte dolorante.

Sono, intatti, le variazioni nei livelli di estrogeni e progesterone ad essere responsabili di questi fastidi. [3]

L’aumento dei livelli di progesterone, che stimola l’afflusso del sangue proprio nella zona del seno a partire dall’ovulazione, causa del rigonfiamento della mammella. Tutto questo poi svanisce quando arriva il ciclo e i livelli di progesterone si abbassano.

Invece, cosa accade se si assume la pillola?
Vi diciamo subito che gli ormoni contenuti nella pillola possono provocare dei cambiamenti nel volume del seno, ma è assolutamente una cosa temporanea che avviene oltretutto in una piccola percentuale di casi.

Tuttavia, nelle donne che manifestano dei cambiamenti nelle dimensioni del seno quando iniziano ad assumere la pillola, si tratta in genere di un aumento della ritenzione di liquidi e di un leggero aumento di peso.

Se vuoi approfondire questo argomento leggi anche La pillola anticoncezionale fa aumentare il seno? 

Il seno durante la gravidanza e l’allattamento

Uno dei primi segnali di gravidanza è sicuramente il cambiamento del seno.

Grazie all’aumento di progesterone e prolattina (l’ormone che serve a preparare il seno all’allattamento), il seno tende a gonfiarsi e i capezzoli diventano piuttosto sensibili. Durante i primi mesi del bambino, potrà capitare di avvertire del dolore a causa della cosiddetta “montata lattea”.

Dopo la fine dell’allattamento, invece, il seno tornerà gradualmente com’era prima della gravidanza. [2]

Cosa accade al seno durante la menopausa

Intorno ai 45 e i 55 anni la donna si avvia verso la menopausa, periodo in cui si interrompe spontaneamente la produzione di ovuli e ormoni sessuali da parte delle ovaie e scompare il ciclo mestruale.

Durante questo periodo, il volume del seno è caratterizzato principalmente dalla presenza di tessuto adiposo a discapito di quello ghiandolare, facendogli quindi perdere la sua consistenza. [2]

L’importanza dell’autopalpazione

Come abbiamo visto, il seno subisce numerosi cambiamenti nell’arco della vita di una donna. In particolar modo alcuni di questi sono caratterizzati da seno gonfio e dolorante che non deve destare preoccupazione.
Tuttavia, se dopo questi periodi il disturbo non dovesse scomparire è consigliabile chiedere un parere al proprio medico.

In ogni caso, vogliamo ricordarvi che l’autopalpazione è una delle armi più importanti di prevenzione della donna per individuare precocemente una variazione anomala.

Ma come si fa l’autopalpazione?
Prima di tutto va effettuata una volta al mese a partire dai 20 anni e preferibilmente una settimana dopo la fine delle mestruazioni, o se si è in menopausa lo stesso giorno di ogni mese, e consiste in due fasi: [4]

Osservazione del seno
Per notare qualsiasi cambiamento nella grandezza o nella forma delle mammelle o dei capezzoli o nella cute. Prima di tutto bisogna posizionare le braccia lungo il corpo, avvicinandosi allo specchio; poi con le braccia alzate al di sopra della testa, osservandone il profilo e infine con le mani sui fianchi e con i muscoli del seno in tensione.

Autopalpazione del seno
Basta portare una mano dietro la nuca e con l’altra palpare delicatamente la mammella del lato opposto.
Con una debole pressione e con un movimento circolare, verificare che nell’intera mammella e nella zona ascellare non ci siano masse, indurimenti o ispessimenti. Infine, stringere delicatamente i capezzoli tra le dita per rilevare eventuali fuoriuscite di siero o sangue.

Fonti

[1] myPersonalTrainer: Seno: Com’è Fatto e Funzioni delle Mammelle
[2] infoseno.org: Cambiamenti normali del seno nel corso della vita
[3] ISSalute: Dolore al seno
[4] Paginemediche: Autopalpazione del seno: come fare