Conosciamo ormai tutte la pillola anticoncezionale e ne abbiamo sentito parlare diverse volte, anche nella nostra Mini Guida alla Pillola.

Ma sapete anche che ci sono le pillole anticoncezionali di nuova generazione? Oggi cerchiamo di capire quali sono i meccanismi attraverso cui agiscono, quali sono i vantaggi e come scegliere quella giusta.

La storia della pillola anticoncezionale

La prima pillola della storia, la Enovid 10, è nata nel 1960 ed è stata prodotta dall’azienda Searle negli Stati Uniti. L’anno dopo arrivò in Europa e solo successivamente in Italia, nel 1964.

Ma sapevate che inizialmente, nel nostro paese, era disponibile solo previa prescrizione medica, unicamente per le donne sposate e soltanto per regolarizzare il ciclo mestruale? Proprio così. Infatti, l’assunzione della pillola come contraccettivo orale era rigidamente vietata dall’articolo 553 del Codice penale italiano, che fu abrogato solamente nel 1971. [1]

C’è da dire, in ogni caso, che le prime pillole sul mercato avevano una composizione farmacologica ricca di estrogeni e potevano indurre diversi effetti collaterali, talvolta anche gravi.

Solo successivamente le dosi di estrogeno sono state notevolmente diminuite, con il risultato di migliorare la qualità della vita delle donne che assumono la pillola e soprattutto la loro salute, in relazione ai disturbi associati sia all’assunzione di contraccettivi orali sia alle fasi del ciclo mestruale. [2]

Le pillole inducono o peggiorano la ritenzione idrica?

Studi scientifici hanno dimostrato il probabile meccanismo con cui le pillole possono causare o peggiorare la così temuta ritenzione idrica.

È emerso, infatti, che la componente estrogenica può stimolare la produzione di aldosterone, un ormone deputato al riassorbimento di sodio e acqua (e quindi facilitare la ritenzione idrica), e la componente progestinica non riesce invece a controbilanciare questo meccanismo. [3]

Infatti, per natura, il progesterone è un potente antagonista dell’aldosterone che agisce per prevenire la ritenzione di sodio. Tuttavia, diversi progestinici sono privati di tale azione e non sono capaci di contrastare questa ritenzione, causando proprio un’alterazione dell’equilibrio idro-salino.

Proprio per questi motivi, nel corso degli ultimi anni sono state apportate molte modifiche ai contraccettivi orali per migliorarne l’efficacia, l’accettabilità e la tollerabilità. Oggi, infatti, c’è un’ampia possibilità di utilizzare nuovi tipi di associazioni per via orale che differiscono da quelli tradizionali in termini di dosaggi ormonali, lunghezza del ciclo, intervalli liberi da ormoni e tipologie di estrogeni differenti. [3]

Se vuoi approfondire questo argomento leggi anche Pillola e cellulite: quello che devi sapere

I vantaggi delle pillole di ultima generazione

Fin dall’inizio, l’estrogeno più utilizzato era l’etinil-estradiolo. Solo con il passare del tempo è iniziata la ricerca sui cosiddetti ‘’estrogeni naturali’’, come l’estradiolo-valerato e l’estradiolo-micronizzato.

Secondo alcuni studi in corso, gli estrogeni naturali interferiscono meno con il metabolismo, i processi della coagulazione e sulla sintesi lipidica rispetto all’etinil-estradiolo. [3]

Inoltre, sono state apportate anche altre modifiche nei confronti della componente progestinica, che ha acquisito sia una maggiore attività antiandrogenica e antimineralcorticoide che una leggera attività diuretica. [4]

Classificazione delle pillole combinate

Per tutti le motivazioni che abbiamo appena visto, la classificazione delle pillole combinate può essere fatta sulla base di diversi fattori:

  • dosaggio degli estrogeni
    – Medio/Alto dosaggio – 50 mcg;
    – Basso dosaggio – 30 mcg;
    – Bassissimo dosaggio – 20 mcg;
    – Ultraridotto – 15 mcg;
    – Naturale – 2/3 mg corrispondono a 20 mcg di etinil-estradiolo
  • tipo di estrogeni
  • tipo di progestinico (I generazione, II generazione, III generazione, ad attività anti-androgenica, ad attività anti-mineralcorticoide)
  • schema posologico

Come scegliere la pillola giusta

Gli esperti, oggi, sono concordi nell’affermare che la pillola anticoncezionale non fa male.
Deve essere però scelta su misura per ridurre così la comparsa di effetti secondari e risolvere alcuni problemi di salute.

Basta pensare che esistono circa trenta combinazioni possibili di estrogeni e progestinici diversi. Per questo motivo la scelta va effettuata sempre dal medico specialista che si baserà sulle esigenze e sulla storia personale di ogni donna.

Se vuoi approfondire questo argomento leggi anche Tipi di pillola: come scegliere quella giusta

Fonti

[1] The Web Coffee: Pillola anticoncezionale: come ha cambiato l’universo femminile
[2] GynePro: Pillole di nuova generazione
[3] FIMMG Formazione: PILLOLA ANTICONCEZIONALE: Guida alla corretta prescrizione
[4] VediamociChiara: La mia amica pillola: i vantaggi dei contraccettivi ormonali di ultima generazione