Qual è l’età giusta per diventare mamma? Le statistiche parlano chiaro, oggi si diventa mamme sempre più tardi e solo dopo aver completato l’istruzione e intrapreso una carriera.

Biologicamente parlando, invece, esistono delle fasi della vita durante le quali il corpo femminile è in grado di portare avanti una gravidanza priva di complicazioni. [1]

L’età ottimale per avere figli è tra i 20 e i 30 anni, prima che l’orologio biologico inizi a ticchettare più velocemente. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, infatti, il primo calo della fertilità femminile avviene a 32 anni, il secondo a 37. Inoltre, una gravidanza over 35 potrebbe portare a vivere i 9 mesi in maniera più difficile del previsto. [2]

L’età della prima gravidanza

In Italia a quanti anni si diventa mamma? Secondo i dati pubblicati nel 2016 dal Ministero della Salute, negli ultimi 10 anni, l’età media del primo parto è arrivata a 32 anni. Questo dato sembrerebbe spiegare, in parte, anche il problema del calo della natalità nel nostro paese e il fatto che 1 coppia su 5 abbia difficoltà a procreare. Ma non finisce qui, mentre negli altri paesi dell’Unione Europea le neomamme hanno un’età compresa tra i 20 e i 29 anni, in Italia deteniamo il tasso più elevato di donne che hanno il primo figlio dopo i 40 (circa il 6%), con tutti i rischi del caso.

Non c’è dubbio che rimanere incinta con l’avanzare dell’età sia più difficile. Tuttavia, anche se le possibilità dopo i 30 anni si abbassano, diventare mamma dopo i 40 non è più un fatto raro.

C’è comunque da fare chiarezza. Molte credenze riguardo i rischi e le possibilità di un insuccesso dopo i 30 anni si basano su dati del 1700 e 1800 e non tengono conto dei cambiamenti fisici e sociali delle donne e dei progressi della scienza, utili anche nei trattamenti per l’infertilità. Oggi, una donna di 40 anni vive una seconda giovinezza, supportata spesso dal raggiungimento di una realizzazione lavorativa ed economica e aiutata dai processi biologici e dall’evoluzione. La vita si è allungata e il corpo si è adattato al cambiamento, tanto che la menopausa arriva raramente prima dei 50 anni. [3]

Recenti studi della Duke University danno, infatti, risultati molto più incoraggianti. Analizzando 770 donne europee che hanno fatto sesso almeno due volte a settimana, l’85% di quelle tra i 35 e i 39 anni sono riuscite a concepire entro l’anno, contro l’86% di quelle tra i 27 e i 34. Un altro studio danese, condotto su 2.820 donne, ha invece notato che sono rimaste incinte nel 78% dei casi entro l’anno tra 35 e 40 anni, nell’84% dei casi tra 20 e 34 anni.

È evidente quindi che le chance diminuiscano con l’età, ma non sembra proprio essere impossibile diventare mamme dopo i 35 anni. [2]

I rischi di una gravidanza più matura del solito

Nuove priorità di vita e la sicurezza della contraccezione hanno contribuito senza alcun dubbio a questo nuovo “trend” femminile che a volte intende sfidare i principi della biologia. Ciò non vuol dire che ogni gravidanza iniziata dopo i 30 anni sia a rischio, ma è bene essere consapevoli delle problematiche a cui si potrebbe incorrere. [4]
Vediamole insieme:

  • Diabete gestazionale: aumento della glicemia (livelli di zucchero nel sangue) a digiuno o dopo i pasti. Le donne che affrontano una gravidanza dopo i 30 anni sono più soggette al diabete ed è fondamentale tenerlo sotto controllo per non danneggiare la crescita del bambino.
  • Ipertensione: la pressione alta è un altro rischio della gravidanza e si presenta solitamente dopo la ventesima settimana. Se a questa si aggiungono ulteriori complicanze, come il malfunzionamento renale, si parla di preeclampsia, un disturbo legato all’alterato sviluppo della placenta.
  • Nascita prematura: un bimbo prima di 37 settimane nasce prematuro e potrebbe presentare problemi di salute nella sua crescita futura.
  • Parto cesareo: ci sono donne che lo scelgono, mentre altre sono costrette a effettuarlo per varie complicazioni. Un esempio è il caso della placenta previa, ovvero posizionata nella parte bassa dell’utero che blocca la cervice e dunque l’uscita del bambino.
  • Difetti alla nascita: una gravidanza avvenuta in età avanzata potrebbe causare danni al nascituro come anomalie cromosomiche (sindrome di Down) o malformazioni cardiache.

I lati positivi di diventare mamma dopo i 30 anni

Ma è pur vero che non tutte le gravidanze in età matura sono ad alto rischio. La maggior parte delle donne avrà una gravidanza normale con poche complicazioni e darà alla luce un bimbo sano.
Vediamo insieme una piccola sintesi sui passi da seguire dopo aver scoperto la lieta notizia:

  • Rispettare tutte le visite che precedono la nascita per monitorare la salute della mamma e del bambino.
  • Seguire una dieta equilibrata, preferibilmente ricca di acido folico, vitamina D, calcio e altri nutrienti; si consiglia inoltre di bere molta acqua e mangiare cibi sani.
  • Fare esercizio fisico per mantenersi in salute, favorire il parto e riprendersi più velocemente dalla gravidanza.
  • Evitare fumo, alcol e droghe, dannosi per entrambi.

Quindi amiche, nessuno vi obbliga ad avere figli se non vi sentite pronte, anche perché ci sono dei vantaggi nel diventare mamme più tardi. Secondo uno studio condotto dalla London School of Economics, i bambini nati da madri over 35 sono più intelligenti dei coetanei nati da donne di 10 anni più giovani. Questo incredibile risultato sarebbe il frutto di una maggiore istruzione delle donne che hanno lavori professionali e sono più attente alla salute. [5]

L’importate, quando il momento sarà arrivato, è di avere cura di voi, perché la vostra salute è e sarà la salute del bambino che nascerà.

FONTI

[1] Healthline. Molte più donne decidono di avere figli a 30 anni invece che a 20
[2] Wired: Quando è troppo tardi per diventare mamma?
[3] InSalute: Gravidanza dopo i 35 anni: rischi e falsi miti
[4] Healthline. La gravidanza dopo i 35 anni: quando è ad alto rischio?
[5] D – la Repubblica.it: Madre dopo i 35 anni? I tuoi figli saranno più intelligenti