La stitichezza è un disturbo molto diffuso che può influire in modo significativo sulla qualità della vita: può verificarsi quotidianamente o presentarsi quando usciamo fuori dalla nostra routine. Durante le vacanze, le nuove abitudini alimentari e di tempo possono compromettere l’equilibrio e la regolarità intestinale: questa stitichezza da viaggio colpisce proprio chi ha difficoltà a cambiare la propria routine.

Nuovi ritmi, un’alimentazione meno curata e attenta, ma anche il cambio dei luoghi e la necessaria vicinanza con altri – per esempio per condivisione di stanza o di bagno – possono portare alla stipsi del viaggiatore, ossia quella stitichezza che si verifica in modo occasionale solo quando siamo in viaggio e, quindi, lontani dalle nostre abitudini e da casa.

Ma quali sono i disturbi principali della stitichezza da viaggio? Tra i disturbi principali che si possono ricollegare alla stipsi del viaggiatore troviamo [1]:

  • senso di pesantezza e gonfiore, soprattutto nella zona del basso ventre;
  • dolori addominali accompagnati, talvolta, da crampi;
  • mal di testa e irritabilità.

I primi due disturbi sono emblematici della stitichezza da viaggio e sono causati da un rallentamento del transito intestinale legato a una riduzione dell’attività della peristalsi. Gli ultimi disturbi, invece, sono effetti del mancato riposo e del mancato rilassamento. Spesso la stipsi del viaggiatore può provocare uno stato di preoccupazione e ansia che non permette a chi ne soffre il giusto relax.

 Quali sono le cause della stipsi del viaggiatore?

Quando si viaggia, per un periodo breve o lungo, sicuramente si modificano in parte o in tutto le abitudini quotidiane anche alimentari e questo può portare a dei disturbi intestinali, in particolare alla stipsi o stitichezza del viaggiatore.

Le cause che possono portare alla stitichezza da viaggio sono diverse e varie: dalle alterazioni delle abitudini, in senso generico, passando per la disidratazione e il cambio dell’alimentazione, e nel dettaglio:

  • l’alterazione della routine, durante un viaggio breve o lungo che sia, può compromettere i ritmi fisiologici a cui il nostro corpo è abituato, ripercuotendosi così, anche sull’attività intestinale;
  • disidratazione, capita spesso che viaggiando ci si dimentichi di bere. La carenza di liquidi è alla base di sintomi e disturbi funzionali, tra cui il rallentamento dei ritmi intestinali e la produzione di feci disidratate, quindi più difficili da evacuare;
  • il cambio dell’alimentazione, infine, magari più povera di fibre e verdura, può favorire ulteriormente il fenomeno della stitichezza del viaggiatore.

Consigli per combattere la stitichezza del viaggiatore

Ma non temere, non tutto è perduto. Ci sono alcuni rimedi per combattere la stipsi del viaggiatore e ritrovare il giusto equilibrio e benessere. Il primo consiglio è quello di svolgere attività fisica in modo regolare, perché durante le vacanze è molto più facile vivere le giornate in modo calmo e sedentario:per la giusta regolarità è importante mantenersi attivi.

Fondamentale è seguire il più possibile un’alimentazione sana, ricca della giusta quantità di fibre quotidiana, frutta e verdura di stagione.

La corretta idratazione, infine, è fondamentale. Caldo e alimentazione poco bilanciata possono portare a una parziale disidratazione, che abbiamo visto essere in grado di aumentare la stitichezza del viaggiatore. Idratarsi correttamente, preferibilmente con almeno due litri al giorno di acqua, è importantissimo per combattere la stipsi e ritrovare il giusto equilibrio intestinale.

Inoltre, alcuni studi hanno dimostrato l’importante ruolo che riveste il microbiota intestinale.

La disbiosi, infatti, cioè lo squilibrio nella disposizione, configurazione e funzione del microbiota intestinale, è stata ampiamente collegata ai disturbi gastrointestinali funzionali come la costipazione.

Sostanze alimentari come i prebiotici, sembra possano modificare il microbiota intestinale dell’ospite, aumentando le specie di bifidobatteri e lattobacilli, in grado che a loro volta di prevenire e curare la stitichezza.

I prebiotici, infatti, vengono definiti come “un substrato che viene utilizzato in modo selettivo da microrganismi ospiti in grado di conferire un beneficio per la salute”.

Benefici prebiotici sono riscontrabili in sostanze naturali come frutta, verdura, cereali integrali e legumi, a sostegno di quanto questi possano aiutare nel combattere i sintomi della stitichezza del viaggiatore.

Fonti:
[1] Fonte essenziale
[2] Naseer M et al., Therapeutic Effects of Prebiotics on Constipation: A Schematic Review. Curr Clin Pharmacol.