Forse non tutte sanno che da recenti ricerche scientifiche è emerso che i giovani di oggi consumano elevate quantità di fast food e/o bibite gassate o zuccherate e basse quantità di frutta e verdura. Si è anche scoperto che, nelle giovani donne, il consumo di fast food e bibite è fortemente associato alla depressione, al contrario del consumo di frutta e verdura.

Questo perché gli aspetti nutritivi influenzano l’umore attraverso una varietà di carenze nutrizionali, che colpiscono i neurotrasmettitori nel cervello associati alla depressione, tra cui serotonina, dopamina e noradrenalina. Pertanto, la relazione tra consumo di cibo e depressione è ancora oggi oggetto di interesse scientifico. I ricercatori hanno anche scoperto che la disoccupazione in giovane età adulta è associata alla depressione nonché a un aumento del consumo di fast food e bibite gassate e a un minor consumo di frutta e verdura.

Tuttavia, poco si sa sul ruolo della disoccupazione nel rapporto tra il consumo di cibo e depressione. Per questo motivo abbiamo analizzato un recente studio, nel quale si affronta questa tematica e si esamina la relazione tra consumo di cibo e depressione con disoccupazione come anello di congiunzione, in particolare tra le giovani donne.

Consumo di cibo e depressione

I risultati che si sono raccolti negli anni sulla relazione tra il consumo di fast food e la depressione sono stati contrastanti, suggerendo che sono necessarie ulteriori ricerche in questo settore. Uno di questi studi ha trovato un’associazione positiva tra il consumo di fast food e la depressione negli studenti universitari di sesso maschile e femminile nel Regno Unito.

In un altro, il consumo di fast food era positivamente associato alla depressione solo tra le studentesse universitarie messicane, ma non nella controparte maschile. Nel terzo, non è stata trovata alcuna relazione significativa tra il consumo di fast food e la depressione in un campione di studenti universitari libanesi. Inoltre, i risultati sulla relazione tra consumo di bibite gassate e depressione nella giovane età adulta sono similmente contrastanti.

Cibo sano e depressione

Solo due studi hanno esaminato la relazione tra consumo di frutta e verdura e depressione nelle giovani donne nella prima età adulta. Questi studi hanno entrambi rivelato che il consumo maggiore di frutta e verdura era associato a livelli più bassi di depressione tra gli studenti universitari in più paesi. Inoltre, queste relazioni possono differire in base al sesso. I ricercatori hanno trovato associazioni significative tra l’aumento del consumo di verdura e il consumo di frutta e la minore prevalenza di depressione tra le donne adulte, ma non tra gli uomini adulti.

Obiettivo dello studio

Nello studio di Lee et al. si esamina la relazione tra il consumo di cibo sano e malsano da parte delle giovani donne e la depressione e si indaga sull’effetto del loro stato lavorativo e su come influisce su questa relazione. Dato che i giovani adulti tendono ad essere più a rischio di depressione rispetto a quelli in altre fasi della vita e le donne hanno maggiori probabilità di soffrire di depressione rispetto ai maschi, è necessario prestare maggiore attenzione alla salute mentale delle giovani donne.

Anche se la donna di oggi è entrata a far parte a tutto tondo del mondo lavorativo, a volte sul posto di lavoro esiste ancora la discriminazione uomo/donna e la disoccupazione può influenzare i livelli di depressione. Il presente studio considera sia il consumo di cibo sano e malsano che l’effetto dell’occupazione su questa relazione. Le principali domande poste dallo studio sono state:

  1. Il consumo di cibi sani e malsani influenza la depressione tra le giovani donne?
  2. Lo stato occupazionale modera il rapporto tra il consumo di cibi sani e malsani e la depressione?

Metodi

Per questo studio è stato utilizzato il National Longitudinal Survey of Youth 79 for Children and Young Adults (NLSY79 CY). Il Dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti ha supervisionato la raccolta dei dati e ha partecipato al sondaggio un campione rappresentativo di individui a livello nazionale.

L’NLSY79 CY fornisce informazioni su fattori economici, consumo di cibo e dati demografici. L’attuale studio ha utilizzato l’ultima ondata raccolta nel 2014. Poiché questa analisi si concentra sulle giovani donne, abbiamo limitato il campione alle donne di età compresa tra 18 e 35 anni. Il campione finale comprendeva 1524 giovani donne.

Per i cibi sani e malsani, i quattro tipi di alimenti: verdura, frutta, fast food e bibite analcoliche o bibite gassate sono stati classificati in due categorie perché questo studio si concentra sulle differenze tra coloro che mangiano alcuni alimenti e coloro che non li mangiano mai.

Parametri analizzati: depressione, cibi salutari, cibi malsani e occupazione

Il Center for Epidemiologic Studies Depression Scale (CES-D) è stato utilizzato per misurare i livelli di depressione. Questa misura è composta da undici item con una scala a quattro punti. Erano disponibili quattro opzioni di risposta da 0 [Non ho questo sintomo] a 3 [Sperimento questo sintomo], la maggior parte o tutto il tempo (5-7 giorni).

I sintomi specifici erano i seguenti:

  • Non avevo voglia di mangiare; Il mio appetito era scarso;
  • Sentivo che non potevo scrollarmi di dosso il cattivo umore, nemmeno con l’aiuto della famiglia o degli amici;
  • Ho avuto problemi a tenere la mente su quello che stavo facendo;
  • Mi sono sentito depresso;
  • Sentivo che tutto ciò che ho fatto è stato uno sforzo;
  • Il mio sonno era agitato; Ero felice;
  • Mi sono sentito solo;
  • Mi sentivo triste;
  • Non potevo andare avanti;
  • Sentivo che la vita non valeva la pena di essere vissuta.

I punteggi totali sono stati calcolati come la somma di tutte le voci.

Agli intervistati è stato chiesto sia con quale frequenza settimanale consumano frutta e verdura, sia di riferire quante volte mangiano fast food a settimana e quante volte assumono bevande zuccherate gassate o no, analcoliche e no.
Inoltre, è stato chiesto di indicare il proprio stato di impiego.

Risultati

Questo studio ha confermato che il consumo di frutta è importante per ridurre i livelli di depressione nelle giovani donne di età compresa tra 18 e 35 anni.

Dato che le persone con redditi più bassi e i disoccupati hanno maggiori probabilità di consumare fast food e potrebbero non essere in grado di acquistare frutta fresca, coloro che consumano spesso fast food e mangiano meno frutta possono incontrare maggiori difficoltà economiche, portandoli a un rischio maggiore di depressione.

Inoltre, poiché l’occupazione è un fattore importante per la depressione e la partecipazione delle giovani donne al mondo del lavoro è in aumento, questo studio ha considerato l’effetto dell’occupazione sul rapporto tra consumo di cibo e depressione nelle giovani donne.

Una possibile ragione per cui l’occupazione ha moderato solo il rapporto tra consumo di frutta e depressione, ma non il consumo di fast food e la depressione, potrebbe essere correlata ai costi. In generale, negli USA la frutta è più costosa del fast food, quindi le donne occupate potrebbero essere più propense ad acquistare frutta rispetto alle donne disoccupate.

Questo potrebbe essere il motivo per cui questo studio ha rivelato un effetto moderatore dell’occupazione sull’associazione tra consumo di frutta e depressione. Inoltre, sia le donne disoccupate che quelle occupate che consumavano frutta hanno mostrato livelli di depressione più bassi. In altre parole, il consumo di frutta è importante per le donne, indipendentemente dalla loro condizione lavorativa.

Fonti
Lee, Jaewon and Jennifer Allen, Young women’s food consumption and mental health: the role of employment. BMC women’s health vol. 22,1 91. 25 Mar. 2022, doi:10.1186/s12905-022-01675-4