Occasionali problemi digestivi sono molto comuni e le possibili cause possono variare. I sintomi, inoltre, come crampi addominali o alterazioni intestinali, di solito passano in breve tempo, ma alcuni semplici rimedi possono alleviare il disagio.

In questo articolo parliamo proprio di quali sono le possibili cause di una cattiva digestione, i modi per migliorarla e quando è necessario consultare un medico.

Le cause e i sintomi di una lenta digestione

Come abbiamo detto, le cause di una lenta e difficoltosa digestione sono legate a più fattori, tra cui: [1]

  • Cambiamenti ormonali (gravidanza, ciclo mestruale e menopausa).
  • Patologie organiche o funzionali (gastrite, ulcera duodenale, sindrome del colon irritabile, diabete).
  • Farmaci.
  • Patologie neurologiche.

Tuttavia, la causa più diffusa della digestione lenta è uno scorretto stile di vita in cui lo stress è il protagonista indiscusso.

Ma come si manifesta la digestione lenta?

I sintomi più comuni di chi soffre di digestione lenta sono: [2]

  • sonnolenza,
  • pesantezza di stomaco,
  • mal di testa dopo i pasti,
  • pancia gonfia,
  • eruttazioni,
  • nausea,
  • sapore amaro in bocca,
  • meteorismo.

Solitamente, tutte queste manifestazioni si attenuano già seguendo dei semplici accorgimenti per migliorare lo stile di vita, tuttavia se persistono è bene contattare il medico per escludere la presenza di patologie croniche a carico dell’apparato digerente.

Quali rimedi per chi soffre di digestione lenta?

Come abbiamo visto basta seguire degli accorgimenti nello stile di vita per attenuare i sintomi della digestione. Ecco quindi cosa fare:

Alimentazione sana
È fondamentale seguire un’alimentazione sana ed equilibrata, priva di carboidrati raffinati, grassi saturi e additivi alimentari, che sono stati ricollegati a un rischio aumentato di sviluppare disturbi digestivi. Inoltre, glucosio, sale e altre sostanze chimiche, contribuiscono ad aumentare l’infiammazione intestinale. [3]

L’importanza delle fibre
Sono fondamentali poi le fibre, benefiche per la digestione. Una dieta ricca di fibre è stata infatti collegata a un ridotto rischio di disturbi digestivi, tra cui ulcere, reflusso, diverticolite e sindrome dell’intestino irritabile. [4]

I grassi sani
Tra i grassi sani per eccellenza abbiamo gli omega-3, che secondo diversi studi sono in grado di ridurre il rischio di sviluppare malattie infiammatorie intestinali come ad esempio la colite ulcerosa. [5]
Gli alimenti ricchi di acidi grassi omega-3 benefici includono semi di lino, semi di chia, noci (soprattutto noci), nonché pesci grassi come salmone, sgombro e sardine.

Rimanere idratati
La scarsa idratazione è una causa molto comune di stitichezza ed è proprio per questo motivo che gli esperti raccomandano di bere 1,5–2 litri di liquidi al giorno. L’unica accortezza è quella che di non fare uso di bevande contenenti caffeina. [6]
Oltre all’acqua, si può rimanere idratati bevendo tisane e infusi e includendo frutta e verdura ad alto contenuto di acqua come: cetrioli, zucchine, sedano, pomodori, meloni, fragole, pompelmi e pesche.

Combattere lo stress
Gli ormoni dello stress influiscono direttamente sulla digestione, questo accade perché quando si è in un periodo particolarmente intenso, il corpo non ha tempo né per riposare né per digerire. Inoltre, intestino e cervello sono strettamente collegati e ciò che colpisce il cervello può influire sulla digestione. [7]
Diversi studi si sono quindi concentrati sulla gestione dello stress, facendo emergere come alcune attività tra cui meditazione, terapia cognitivo comportamentale e yoga sono in grado di migliorare la digestione. [8]

Mangiare consapevolmente
Mangiare troppo e velocemente può portare ad avere gonfiore, meteorismo e lenta digestione.
Al contrario, mangiare consapevolmente, ovvero prestare attenzione a tutti gli aspetti del cibo e al processo del mangiare, può ridurre i sintomi digestivi, soprattutto nelle persone che presentano colite ulcerosa e sindrome dell’intestino irritabile. [9]

Ma nello specifico, cosa significa mangiare consapevolmente?

  • mangiare lentamente,
  • concentrarsi sul cibo spegnendo la TV e riponendo il telefono,
  • notare come appare il cibo nel piatto e qual è l’odore che emana,
  • prestare attenzione alla consistenza, alla temperatura e al sapore di quello che stiamo mangiando.

Masticare bene
Sapevate che la digestione inizia nella bocca? Proprio così, sono i denti infatti ad avere un ruolo fondamentale in quanto sminuzzano il cibo in pezzi più piccoli in modo che gli enzimi presenti nel tratto digestivo siano in grado di scomporlo meglio.
Per questo quando si mastica bene il cibo, lo stomaco deve fare meno lavoro per trasformarlo in miscela liquida che entra nell’intestino tenue.
Al contrario, invece, una cattiva masticazione è collegata anche a un ridotto assorbimento dei nutrienti. [10]
Inoltre, è stato dimostrato che masticare lentamente riduce lo stress e quindi migliora la digestione. [11]

Fare sport
L’esercizio fisico regolare è uno dei modi migliori per facilitare la digestione.
Uno studio ha dimostrato che l’esercizio fisico moderato, come il ciclismo e il jogging, ha aumentato il tempo di transito intestinale di quasi il 30%. [12]
Un’altra indagine, invece, condotta su persone che soffrivano di costipazione cronica, ha rilevato che 30 minuti di camminata al giorno sono in gradi di migliorare significativamente il problema. [13]

Fonti

[1] Medical News Today: 8 ways to improve digestion
[2] Cure-naturali.it: Digestione difficile: sintomi, cause, tutti i rimedi
[3] L.J. Dixon et al., Combinatorial effects of diet and genetics on inflammatory bowel disease pathogenesis
[4] J.W. Anderson et al., Health benefits of dietary fiber
[5] A.N. Ananthakrishnan et al., Long-term intake of dietary fat and risk of ulcerative colitis and Crohn’s disease
[6] F. Mearin et al., Clinical Practice Guideline: Irritable bowel syndrome with constipation and functional constipation in the adult
[7] M. Million, M. Larauche, Stress, sex, and the enteric nervous system
[8] O. Grundmann e S.L. Yoon, Complementary and alternative medicines in irritable bowel syndrome: an integrative view
[9] M. Aucoin et al., Mindfulness-based therapies in the treatment of functional gastrointestinal disorders: a meta-analysis
[10] J. Keller, P. Leyer, The Pathophysiology of Malabsorption
[11] Kin-ya Kubo et al., Mastication as a Stress-Coping Behavior
[12] G. J. Oettlé, Effect of moderate exercise on bowel habit
[13] A.M. De Schryver et al., Effects of regular physical activity on defecation pattern in middle-aged patients complaining of chronic constipation