Contraccezione e adolescenza sono un binomio ancora troppo poco consolidato.

Sebbene i tassi di gravidanza e aborto siano diminuiti tra i giovanissimi, le gravidanze indesiderate rimangono inaccettabilmente alte in questa fascia di età.

L’uso di metodi contraccettivi altamente efficaci è uno dei pilastri della prevenzione della gravidanza non intenzionale e richiede un processo decisionale condiviso all’interno di un quadro basato sui diritti. Gli adolescenti possono utilizzare qualsiasi metodo contraccettivo anche a lunga durata d’azione, che sono “dimenticabili” ma altamente efficaci e che possono essere particolarmente adatti per molti di loro. Inoltre, i metodi contraccettivi possono avere ulteriori vantaggi che rispondono ad altre esigenze o preoccupazioni del giovane.

Tuttavia, l’uso del doppio metodo contraccettivo (considerando anche l’utilizzo del preservativo) dovrebbe essere incoraggiato sia per la prevenzione delle gravidanze indesiderate che delle infezioni sessualmente trasmissibili.

Cosa si intende per adolescenza?

Gli adolescenti, definiti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) come individui di età compresa tra 10 e 19 anni, rappresentano quasi un quinto della popolazione mondiale.

Durante questa fase, i giovani attraversano numerosi cambiamenti fisici, cognitivi, emotivi e comportamentali acquisiscono una sempre crescente autonomia. Questi mutamenti possono includere anche la sperimentazione dell’uso di alcol o droghe, il fumo e l’attività sessuale, che possono essere tutti associati a rischi per la salute sessuale e riproduttiva come la gravidanza indesiderata e le infezioni sessualmente trasmissibili (IST).

In quest’ottica, le Nazioni Unite e l’OMS ritengono che l’accesso a una pianificazione familiare sicura e volontaria sia un diritto umano, perché essenziale per promuovere l’uguaglianza di genere, l’autonomia delle donne e ridurre la povertà.

L’OMS afferma inoltre che nessun metodo contraccettivo è controindicato sulla base della sola età. Queste dichiarazioni di posizione si estendono agli adolescenti che hanno anche diritto ai servizi di salute sessuale e riproduttiva, comprese i contraccettivi e la consulenza. Tuttavia, l’accesso all’educazione, all’informazione contraccettiva e alla disponibilità e accessibilità dei metodi contraccettivi possono essere influenzati dalle complesse dinamiche delle influenze sociali, culturali, politiche e religiose.

Comportamento sessuale e gravidanza involontaria

Nella maggior parte dei paesi occidentali, l’età media del primo rapporto è di circa 17 anni. All’età di 18 anni, il 60% delle donne avrà avuto rapporti sessuali, all’età di 20 anni quasi l’80% e molte hanno avuto anche più di un partner.

L’inizio dell’attività sessuale, data la mancanza di conoscenze adeguate, espone gli adolescenti a un rischio maggiore di gravidanza indesiderata, aborto e malattie sessualmente trasmissibili. Sebbene sembri esserci un aumento dell’uso del contraccettivo al primo rapporto, molti adolescenti ancora non ne usano nessuno. Quello più comunemente usato è il preservativo maschile, che è importante dal punto di vista della prevenzione delle IST, ma è meno affidabile come anticoncezionale a causa dei tipici tassi di fallimento dell’uso che sono significativamente più alti di quelli osservati con gli altri metodi.

Per quanto riguarda invece la gravidanza involontaria negli adolescenti, questa può avere gravi conseguenze per la giovane donna, la sua famiglia e la società. L’uso di metodi contraccettivi efficaci rappresenta quindi una pietra miliare nella sua prevenzione. Sebbene i tassi di gravidanza adolescenziale stiano diminuendo in tutto il mondo, le madri adolescenti rappresentano ancora l’11% delle nascite e nonostante ci siano variazioni nelle norme culturali sull’età del matrimonio e della gravidanza, la maggior parte delle gravidanze adolescenziali non sono intenzionali.

Ostacoli all’accesso e all’uso dei contraccettivi

Gli ostacoli all’accesso alle informazioni e ai metodi contraccettivi sono di diversa natura e includono:

  • tabù sociali o culturali,
  • restrizioni legali,
  • atteggiamenti degli operatori sanitari (HCP),
  • sistemi sanitari.

L’accessibilità alla contraccezione per gli adolescenti varia anche in base ai paesi della stessa regione.

Gli stessi operatori sanitari possono fungere da barriere mediche, imponendo i propri valori personali/convinzioni moralistiche all’adolescente, applicando misure mediche inadeguate, ritardando inutilmente l’inizio della contraccezione (cioè aspettando fino alla mestruazione successiva o fino a quando non sono disponibili i risultati dello screening delle IST), richiedendo indagini non necessarie prima dell’inizio del contraccettivo o perpetuando miti infondati sull’uso dei contraccettivi. Gli operatori sanitari dovrebbero invece assicurarsi di disporre delle competenze e delle conoscenze necessarie per fornire assistenza sanitaria e riproduttiva imparziale, non giudicante, basata su prove e a misura degli adolescenti e per essere in grado di sfatare miti e percezioni errate comuni sull’uso dei contraccettivi.

Ma anche il costo dei servizi e dei metodi contraccettivi è un potenziale ostacolo per gli adolescenti. La contraccezione può essere proibitiva per un adolescente e la necessità dell’assistenza finanziaria dei genitori può comprometterne la riservatezza. Sebbene la contraccezione sia fornita gratuitamente in alcuni paesi, in altri è coperta dall’assistenza sanitaria privata e/o dal paziente che la paga direttamente.

Ma anche se la fornitura gratuita di contraccettivi può rimuovere una barriera finanziaria non può di certo garantire alti tassi di utilizzo. C’è però da dire che le stime annuali dei costi diretti per le gravidanze indesiderate sono di circa 320 milioni di dollari in Canada e di 4,6 miliardi di dollari negli Stati Uniti. La non aderenza contraccettiva, invece, rappresenta il 69% di questo costo. I modelli di costo hanno dimostrato che la fornitura/passaggio a contraccettivi reversibili a lunga durata d’azione (LARC) ridurrebbe i fallimenti contraccettivi e porterebbe alla neutralità di questi costi entro 12 mesi.

Quale contraccettivo per gli adolescenti?

Il primo passo verso la sicurezza di un rapporto sessuale è conoscere i diversi metodi contraccettivi e saper scegliere quello che più risponde alle necessità del nostro corpo, tenendo sempre presente che il consulto di un ginecologo è fondamentale.

Partiamo quindi alla scoperta di tutti gli anticoncezionali:

  • Preservativo: è il più usato, conosciuto e anche l’unico che non solo previene il rischio di gravidanza ma protegge anche dalle malattie sessualmente trasmissibili. Può essere liberamente acquistato senza prescrizione medica, mentre tutti gli altri necessitano della prescrizione del ginecologo in quanto sono veri e propri farmaci.
  • Pillola anticoncezionale: è una combinazione di ormoni estrogeni e progestinici somministrati oralmente che previene il concepimento; la sua efficacia è quasi assoluta, mentre la percentuale di fallimento è legata alla scorretta e/o mancata assunzione durante il periodo più fertile della donna.
  • Dispositivo intrauterino: viene chiamato anche “spirale” ed è un dispositivo impiantato direttamente dal medico nella cavità uterina che serve a bloccare l’entrata dello sperma nelle tube uterine. È sicuramente il metodo più utile per le ragazze più sbadate visto che non va sostituito prima dei 3 anni.
  • Impianto contraccettivo: un vero e proprio dispositivo sottopelle che contiene l’ormone chiave per la prevenzione della gravidanza. Anche questo, come la spirale, non va tolto prima di 3 anni.
  • Anello vaginale e cerotto: sono due metodi contraccettivi ormonali che hanno i principi molto simili a quelli della pillola. L’anello però va inserito una volta al mese, mentre il cerotto viene applicato ogni settimana per tre settimane, per poi saltare la quarta e ricominciare il processo a inizio ciclo.
  • Iniezione di progesterone: metodo contraccettivo diffuso in America, molto meno in Italia. L’iniezione va effettuata ogni 3 mesi per bloccare totalmente l’ovulazione della donna e allo stesso tempo protegge dal cancro endometriale e dal rischio di incorrere nell’anemia.

Per saperne di più leggi Contraccezione in adolescenza, tutto quello che devi sapere

Conclusioni

È chiaro quindi che sia in famiglia che a scuola la contraccezione e l’educazione sessuale in generale siano ancora un tabù. In una società in cui internet sta diventando ormai la fonte primaria di informazioni sarebbe bene invertire questo andamento, per permettere alle giovani ragazze di vivere con più consapevolezza sia l’adolescenza che la sessualità.

Fonti

Todd N. et al., Contraception for Adolescents