Vi siete mai chieste se la voce risente delle fluttuazioni ormonali? La risposta è “Sì” e secondo alcuni studiosi i cambiamenti nella voce sono correlati ai cambiamenti endocrini.

Per spiegarvi meglio il perché abbiamo analizzato uno studio scientifico che si è focalizzato sul ruolo che ha l’influenza ormonale sull’apparato vocale nei disturbi normali ed endocrini.

La voce è una delle caratteristiche avanzate dell’evoluzione naturale che differenzia gli esseri umani dagli altri primati. È capace di trasmettere i pensieri in parole pronunciate e aiuta in un’efficace comunicazione interpersonale. Esiste infatti una stretta interazione tra i segnali cerebrali e l’apparato periferico costituito da laringe, corde vocali e trachea.

La voce umana è suscettibile ai cambiamenti ormonali nel corso della vita dalla pubertà fino all’età adulta. Tiroide, gonadi e ormoni hanno un enorme impatto sulla struttura e sulla funzione dell’apparato vocale. Infatti, l’alterazione della voce si osserva anche in stati fisiologici come la pubertà e le mestruazioni.

Fisiologia della voce

La produzione della voce da parte dell’essere umano è una funzione complessa che dipende da più sistemi, tra cui quello neurologico correttamente funzionante e quello respiratorio delle vie aeree superiori.

La produzione della voce comporta un complesso di coordinazione tra vari muscoli e una temporanea cessazione delle funzioni vitali dell’apparato digerente superiore, come nel caso della deglutizione. In sostanza, il soffio d’aria prodotto dai polmoni induce una vibrazione nella glottide (apertura nella parte superiore della laringe, interposta fra le corde vocali) che produce la voce e a sua volta si articola nel sopra-laringeo lubrificato delle vie aeree per formare il discorso.

Le caratteristiche del parlato includono:

  • la voce (udibile onde sonore),
  • l’altezza (velocità di vibrazione delle corde vocali),
  • la risonanza (qualità e profondità della voce),
  • l’intonazione (variazione di altezza senza distinzione di parole),
  • il tono (altezza di variazione con distinzione di parole),
  • l’intensità (pressione del suono),
  • il timbro (timbro o qualità caratteristica),
  • l’articolazione (produzione di vocali e suoni consonantici).

La frequenza fondamentale (F0) corrisponde al numero di cicli di vibrazione delle corde vocali al secondo (Hz) e percepiti come il tono della voce. Le corde vocali nelle donne sono corte e sottili e portano vibrazioni veloci, dando un tono più alto alla loro voce.

Voce e ormoni

La voce è considerata un’importante caratteristica sessuale secondaria che dà un’impronta indipendente al carattere e alla personalità di un individuo.

Gli ormoni sessuali influenzano profondamente le caratteristiche della voce mediate dai recettori delle corde vocali.

In particolare modo, ci sono alcune differenze sessuali sul cambiamento di voce oche si osservano durante la pubertà: ad esempio, un innalzamento dei livelli di testosterone e diidrotestosterone nei maschi può portare a un aumento della massa muscolare e dei legamenti laringei.

Per quanto riguarda gli uomini anziani ad avere una grande influenza sulla voce è il livello di estrogeni piuttosto che quello gli androgeni. Nei pazienti con bassi livelli di estrogeni, c’è un aumento della frequenza e uno spostamento delle gamme di frequenza con alterazioni nelle frequenze più alte e più basse.

Nelle donne, invece, estrogeni e progestinici elevati hanno un effetto minimo sulla voce durante la pubertà. Al contrario, l’importanza dell’influenza ormonale sulla voce femminile è apprezzata durante il ciclo mestruale. Il cambiamento della voce durante la fase premestruale viene , infatti, raggruppato sotto la distrofia premestruale.

Un tipico esempio è rappresentato dal fatto che è difficile cantare con tonalità elevata durante il periodo premestruale e ancora si può verificare un edema laringeo dovuto all’elevato stato estrogenico prima dell’ovulazione.

Tuttavia, il relativo eccesso di androgeni dopo la menopausa può portare a un leggero calo del tono della voce. Inoltre, i cambiamenti di voce osservati dopo la menopausa includono raucedine, affaticamento vocale e incapacità di raggiungere alte tonalità. Infatti, la Terapia Ormonale Sostitutiva ha dimostrato di invertire la maggior parte delle alterazioni della voce osservate nelle donne in post-menopausa.

In sintesi, i cambiamenti della voce durante il normale invecchiamento nella donna sono i seguenti:

Cambiamenti della voce nella fasi della vita

Voce e farmaci, quale relazione?

L’uso di contraccettivi orali, estrogeni, androgeni influenzano anche i cambiamenti simili ad alcune condizioni patologiche come sopra descritte. L’uso di androgeni può avere, infatti, una mascolinizzazione permanente ed effetti sulla voce femminile.

I risultati della terapia ormonale testimoniano un significativo abbassamento della frequenza e raucedine. Gli estrogeni, invece, portano all’ipertrofia della mucosa della laringe e all’aumento delle secrezioni della ghiandola laringea. Infine, il progesterone porta a secchezza e congestione delle corde vocali appena prima delle mestruazioni.

Quindi la voce umana è strettamente legata al sistema endocrino. Ormoni gonadici e tiroidei svolgono un ruolo importante nelle alterazioni della voce e di tutti gli altri assi ormonali che hanno un ruolo minore nella sua produzione. L’influenza ormonale sulla voce persiste per tutta la durata della vita di un individuo ed è diverso tra uomo e donna.

Fonti

Hari Kumar KV, Garg A, Ajai Chandra NS, Singh SP, Datta R., Voice and endocrinology. Indian J Endocrinol Metab. 2016;20(5):590-594.