Conosciamo tutte la pillola anticoncezionale e abbiamo parlato moltissime volte anche della sua efficacia, molto vicina al 100%. [1]

Tuttavia, forse non tutte sanno che è proprio la scarsa aderenza alle prescrizioni del medico la principale causa di non efficacia della contraccezione orale.

Ma nello specifico cosa significa “aderenza alla terapia”? Con questo termine si indica la misura in cui la paziente si attiene al regime terapeutico prescritto dal medico, sia in termini di quantità (posologia corretta) che di durata.

Proprio la mancata aderenza è un fenomeno piuttosto diffuso, basta pensare che secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) l’aderenza alle terapie a lungo termine nei Paesi sviluppati non supera il 50%.

Ma cos’è che causa questa mancata aderenza? Uno studio recente di ottobre 2021, pubblicato sull’International Journal of Environmental Research and Public Health, ha indagato sulle cause della mancata aderenza, analizzando in particolar modo i fattori psicologici. Vediamo cosa è emerso. [2]

Introduzione
Ancora oggi, quando si parla contraccezione orale, esiste un alto tasso di abbandono della terapia dovuto a una scarsa aderenza al trattamento. Per tale ragione si sono cercati di identificare i fattori psicologici che portano a questo fenomeno, sia per quanto riguarda l’utilizzo contraccettivo (UC) che terapeutico (UT) della pillola.Le pillole contraccettive orali (OCP) sono prescritte per evitare gravidanze indesiderate (utilizzo contraccettivo – UC), ma anche per il trattamento di alcune patologie ginecologiche come irregolarità mestruali e acne (utilizzo terapeutico – UT). Infatti, sebbene la maggior parte delle donne utilizzi l’OCP a scopo contraccettivo, circa il 14% lo fa per ragioni terapeutiche.

Nel corso degli anni, analizzando l’aderenza sia per i trattamenti ginecologici che contraccettivi è emerso come ci sia un alto tasso di abbandono (quasi il 50%) di OCP entro i primi 12 mesi dall’inizio del trattamento, principalmente a causa dell’insorgenza di effetti collaterali.

Basta pensare che nel 2019 la Spagna ha registrato 99.149 interruzioni volontarie di gravidanza. Oltre all’aumento del numero di interruzioni volontarie di gravidanza, esistono anche altri rischi associati alla scarsa aderenza alle OCPs, come ad esempio la depressione post-partum.

Ad oggi, le ricerche scientifiche hanno dimostrato che l’aderenza al trattamento è correlata sia a fattori emotivi che alle opinioni che le donne hanno sui farmaci che assumono.

Le giovani donne spesso non usano i contraccettivi in modo corretto e/o coerente. Circa il 39% ha dimenticato di prendere la pillola contraccettiva almeno una volta nell’ultimo mese o non l’ha presa alla stessa ora. La maggioranza attribuisce questo uso improprio allo stress e alle preoccupazioni. E proprio non avere una corretta routine per l’assunzione della pillola, un’adeguata comprensione delle informazioni scritte sul foglietto illustrativo e l’insorgenza di effetti collaterali sono tra i fattori associati a una scarsa aderenza, alla dimenticanza o all’interruzione del trattamento.

La decisione di continuare o meno un trattamento è spesso un atto volontario e per questo motivo le ricerche degli studiosi si sono spostate sugli aspetti psicologici.

Gli studi, infatti, evidenziano l’importanza dei fattori socio-cognitivi, come l’autoregolamentazione, l’autoefficacia e le preoccupazioni in merito all’utilizzo dei farmaci.

In tal senso è importante citare il “Locus Control” (dall’inglese, “luogo di controllo”) che rappresenta la modalità con cui un individuo ritiene che gli eventi della sua vita siano prodotti da suoi comportamenti o azioni, oppure da cause esterne indipendenti dalla sua volontà. In maniera analoga, lo stesso concetto può essere esteso allo stato di salute. Esistono due tipologie di locus of control: [3]

  • interno (attribuzione interna del controllo: io controllo la mia vita)
  • esterno (attribuzione esterna del controllo: il destino controlla la mia vita).

Nel contesto salute, il locus control interno predice l’aderenza al trattamento. Infatti, donne che sono motivate internamente ad assumere una terapia mostrano una migliore aderenza rispetto a quelle che sono motivate da fattori esterni, e quindi “imposti”. Le decisioni condivise sull’utilizzo dei contraccettivi tra le donne e la classe medica migliorano l’aderenza, sebbene molte donne preferiscano prendere la decisione autonomamente in base alla loro personale esperienza.

Allo stesso modo, i fattori emotivi legati alla percezione dei rischi o dei benefici generati dal farmaco, che potrebbe essere valutato dalla reattanza psicologica, spiegano il fenomeno dell’aderenza o meno al farmaco. I fattori emotivi e cognitivi interagiscono, infatti, in maniera importante quando devono essere prese decisioni relative alla salute. La reattanza psicologica è una reazione affettiva avversa in risposta alle imposizioni che incidono sull’autonomia delle persone. Le raccomandazioni per seguire le prescrizioni mediche hanno il potenziale di provocare reattanza e, a sua volta, portare le pazienti a ignorare il trattamento raccomandato e ad assumere atteggiamenti contrari al messaggio del medico. [4]

Inoltre, le convinzioni personali sui farmaci potrebbero diventare barriere che limitano l’aderenza al trattamento contraccettivo. Infatti, le credenze negative sui farmaci, come per quanto riguarda la sicurezza e gli effetti a lungo termine, sono associati a una scarsa aderenza.

A tal proposito, questo studio ha come obiettivo quello di spiegare la misura con cui questi processi e atteggiamenti possono influenzare l’aderenza alla contraccezione e come sono associati in base al tipo di prescrizione (UC o UT).

L’obiettivo dello studio è quello di analizzare se l’aderenza al trattamento anticoncezionale dipende dal tipo di prescrizione, nonché dagli atteggiamenti o convinzioni sui farmaci e dai fattori psicologici (locus of control e reattanza) ad esso associati.

Partecipanti
Hanno partecipato allo studio 689 donne con età media di 23 anni. La maggior parte di loro assumeva contraccettivi orali a scopo anticoncezionale (60%) mentre il restante 40% a scopo terapeutico per problemi ginecologici.

Strumentazioni
I comportamenti e i processi psicologici sono stati valutati sulla base di tre scale ampiamente utilizzate: Drug Attitude Inventory-10 (DAI-10), Multidimensional Health Locus of Control scale Form C (MHLC-C) e The Hong Psychological Reactance Scala (HPRS).

Per quanto riguarda il DAI-10 aveva come obiettivo quello di valutare la farmacofilia, ossia l’atteggiamento positivo nei confronti del farmaco, e la farmacofobia, ovvero l’atteggiamento negativo nei confronti della terapia farmacologica.

Il MHLC-C corrisponde al locus control della salute interna (“sono responsabile se la mia salute migliora o peggiora” oppure “qualsiasi miglioramento della mia salute problema dipende in gran parte dalla fortuna”) e dal luogo di controllo della salute del medico (“le istruzioni del medico impediranno fermamente che la mia malattia peggiori”).

Inoltre, si è utilizzato il questionario sulle opinioni dei farmaci (BMQ), uno strumento che valuta le opinioni sul trattamento medico e infine, il Sidorkiewicz Adherence Tool che ha valutato il livello di aderenza di ciascuna paziente circa il trattamento farmacologico.

Alle pazienti è stato chiesto di valutare il grado con cui sono in accordo o in disaccordo con ogni affermazione, su un punteggio di 6 punti (da 1 completamente in disaccordo a 6 completamente d’accordo). Il punteggio totale si è ottenuto sommando i punteggi delle singole domande.
I questionari sono stati distribuiti da studenti di psicologia mediante un link online attraverso i social media.

Risultati
In entrambi i gruppi (utilizzo pillola per scopo contraccettivo o per scopo terapeutico), la mancanza di aderenza è stata simile ma ciò che cambia sono le motivazioni che hanno portato a questo.

Infatti, la mancanza di aderenza nel gruppo che assumeva la pillola a scopo anticoncezionale (gruppo di donne più giovani) era significativamente associata a fattori psicologici quali reattanza, preoccupazioni per le conseguenze e farmacofobia; mentre nel gruppo che assumeva la pillola a scopo terapeutico la mancanza di aderenza era legata solo alla preoccupazione.

Nello specifico, il gruppo che assumeva la pillola a scopo contraccettivo ha posticipato maggiormente l’assunzione della pillola e ha mostrato una maggiore farmacofobia e reattanza psicologica. Le ragazze adolescenti tendevano ad avere meno aderenza ai contraccettivi orali a causa di idee sbagliate e paura, come ad esempio pensare che la pillola causi irregolarità mestruali o addirittura problemi di fertilità, o a causa di preoccupazioni che possono contemporaneamente influenzare un’elevata reattanza psicologica. Inoltre, le ragazze del gruppo UC hanno mostrato un elevato locus control esterno basato sul caso, che potrebbe portarle a credere di essere fortunate e di non incorrere in gravidanze indesiderate se hanno solo posticipato o dimenticato di prendere una delle pillole.

Allo stesso tempo, queste ragazze hanno dimostrato di avere poca fiducia dei medici e tendono a seguire in misura minore le prescrizioni. Le donne con problematiche ginecologiche hanno, invece, mostrato una scarsa aderenza principalmente a causa delle loro convinzioni sulle pillole contraccettive.

La non aderenza all’OCP è stata associata a una maggiore preoccupazione per le conseguenze, come ad esempio per gli effetti collaterali, che possono portare anche all’interruzione definitiva della terapia.

Sebbene le donne con problemi ginecologici abbiano mostrato un atteggiamento positivo nei confronti del farmaco, ritenevano che il posticipo nell’assunzione della pillola non avrebbe necessariamente comportato effetti negativi sulla loro salute.

Può quindi essere rilevante adottare strategie per ricordare quando e come prendere la pillola, evitando così i rischi di una gravidanza indesiderata. Inoltre, è necessario ricordare che esistono metodi reversibili efficaci che non richiedono la partecipazione attiva delle donne (impianti o dispositivi intrauterini).

Fonti

[1] SIC: Faq pillola combinata estroprogestinica
[2] Fumero A et al. Adherence to Oral Contraception in Young Women: Beliefs, Locus of Control, and Psychological Reactance
[3] State of Mind: Locus of control
[4] Focus: Che cos’è la reattanza?