Qualcuna la conoscerà, qualcuna l’avrà contratta e qualcuna non l’avrà neanche sentita nominare: stiamo parlando della gonorrea.

La gonorrea è un’infezione sessualmente trasmissibile e addirittura a livello mondiale è la seconda più diffusa, subito dopo la clamidia. Secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), attualmente sono 78 milioni i nuovi casi. [1]

In questo articolo facciamo però un po’ di chiarezza sulle cause, i sintomi e come prevenirla.

Gonorrea, cos’è e quali sono le cause

La gonorrea è causata dal batterio Neisseria gonorrhoea o gonococco che non può sopravvivere al di fuori del corpo umano, poichè è un microrganismo che cresce e si riproduce in ambienti caldi e umidi.

Per questo motivo veicola l’infezione quasi esclusivamente attraverso i rapporti sessuali non protetti, poiché si trova principalmente nelle secrezioni del pene e nei fluidi vaginali di uomini e donne infetti [2].

La gonorrea, quindi, si trasmette facilmente attraverso:

  • rapporti sessuali di tipo vaginale, orale o anale non protetti;
  • condivisione di vibratori, o altri giocattoli sessuali, non adeguatamente lavati o non ricoperti da un nuovo preservativo.

Questo batterio può infatti infettare il collo dell’utero, l’uretra, il retto e, meno frequentemente, la gola e gli occhi.

Ma non solo. A volte anche i neonati di madri infette possono presentare la patologia se non riconosciuta e trattata prima del parto e in genere mostrano i sintomi a livello oculare durante le prime due settimane di vita. [3]

I sintomi più comuni

I tempi di incubazione della malattia sono molto variabili, soprattutto considerando il fatto che nel sesso femminile la diagnosi è piuttosto difficile, poiché circa la metà delle donne è asintomatica. [2]

In ogni caso, i sintomi compaiono, generalmente, alcuni giorni dopo lo sviluppo dell’infezione e di solito il periodo di tempo che intercorre tra il contagio e la loro comparsa va dai due ai cinque giorni. [4]

In generale, la sintomatologia delle donne è a carico dell’apparato uro-genitale e i disturbi tipici includono [5]:

  • perdite di colore verde o giallo dalla vagina
  • bruciore durante l’emissione di urine
  • perdite di sangue tra un ciclo mestruale e l’altro

Purtroppo, questi sintomi sono a volte molto lievi e difficilmente distinguibili da altre infezioni a carico della vagina o della vescica.

Come si cura la gonorrea?

Per diagnosticare la gonorrea è necessario effettuare esami di laboratorio. I campioni da analizzare vengono prelevati con dei tamponi dalle parti del corpo che generalmente vengono infettate con più frequenza: cervice, uretra, retto, faringe. [1]

Ma come si cura una volta accertato di aver contratto l’infezione?
Essendo causata da un batterio, normalmente è curata utilizzando una terapia antibiotica combinata, che porta a un miglioramento dei disturbi in pochi giorni. [3]
Le analisi devono essere ripetute una o due settimane dopo la terapia antibiotica per controllare se l’infezione è ancora presente. Ovviamente fino a quando non si ha la certezza della guarigione, è buona regola evitare i rapporti sessuali.

Gonorrea, si può prevenire?

È importante sapere che la gonorrea non dà immunità, quindi se non si prendono le dovute precauzioni ci si può infettare più volte. [2]

Per questo motivo assume un ruolo fondamentale la prevenzione, che si può ottenere facendo uso di un’adeguata contraccezione e in particolar modo [5]:

  • evitare rapporti sessuali occasionali
  • evitare rapporti sessuali con partner infetti
  • avere rapporti sessuali protetti
  • usare correttamente il preservativo

Altra cosa fondamentale è rivolgersi immediatamente al proprio medico per iniziare il prima possibile una cura adeguata se si sospetta di aver contratto l’infezione.

Fonti

[1] Nurse24.it: Gonorrea
[2] ISSalute: Gonorrea
[3] Epicentro ISS: Gonorrea (o blenorragia)
[3] pazienti.it: Gonorrea
[4] iDoctors.it: Gonorrea
[5] Humanitas: Gonorrea