Da sempre l’utilizzo della pillola anticoncezionale è legato a false credenze. E purtroppo, ancora oggi, questo tema è oggetto di fake news. Una tra le più diffuse riguarda l’idea che la pillola contraccettiva sia una delle cause di infertilità.

Tuttavia, in letteratura scientifica, non esiste alcuna evidenza in grado di correlare l’assunzione della pillola a futuri problemi di fertilità. [1] Facciamo quindi un po’ di chiarezza.

Quali sono le evidenze scientifiche?

Sono diversi gli studi che si sono concentrati sulla fertilità post pillola.

Iniziamo con il dire che è ormai risaputo che la variabile dell’età ha una certa rilevanza sulla fertilità e questo non fa eccezione sulle donne che assumono contraccettivi orali.
Alcune ricerche hanno, infatti, dimostrato che qualora la donna interrompa l’assunzione della pillola anticoncezionale a un’età avanzata avrà meno possibilità di rimanere incinta. [1]

Come stanno le cose, invece, per quanto riguarda il tempo impiegato per ottenere una gravidanza dopo la sospensione della pillola?

Da uno studio condotto su 3.727 donne fra i 18 e i 40 anni è emerso che, dopo l’interruzione della pillola, il tempo di attesa di una gravidanza varia tra i 2 e i 6 mesi.

Un’altra ricerca ha approfondito questi dati, evidenziando come il 40% delle coppie ottenga un concepimento addirittura entro 3 mesi dalla sospensione del contraccettivo, mentre il 99% delle coppie (qualora non sussistano altri problemi di fertilità) in un intervallo che va tra i 3 e i 12 mesi riesce a ottenere una gravidanza. [1]

E i risultati non cambiano anche se si prendendo in esame ricerche che si riferiscono a un campione più grande.
Infatti, una ricerca pubblicata su Obstet. Gynecol. e condotta su un campione di 60.000 donne che facevano ricorso a questo farmaco, anche in composizioni diverse, ha messo in evidenza come il 20% delle stesse ha raggiunto una gravidanza nel primo ciclo successivo all’interruzione della pillola, mentre l’80% ha scoperto di aspettare un bambino entro un anno dalla sospensione della contraccezione orale. [1]

Un’altra ricerca recentemente pubblicata sulla rivista Contracept Reprod. Med. ha effettuato una revisione sistematica di 22 studi condotti fra il 1985 e il 2017 su un totale di 14.884 donne. Il tasso di gravidanza, registrato dopo la sospensione della pillola è pari all’83,1% entro i primi dodici mesi dall’interruzione. Allo stesso modo, il tipo di progesterone contenuto nelle pillole combinate e/o la durata dell’uso del contraccettivo orale, non influenzano significativamente il ritorno alla fertilità dopo l’interruzione della contraccezione. Questi studi hanno quindi evidenziato come l’uso del contraccettivo ormonale, indipendentemente dalla sua durata e dal suo tipo, non ha effetti negativi sulla capacità delle donne di concepire. [2]

Di conseguenza, quello che emerge è che si può rimanere incinta non appena compaiono i segnali della ripresa dell’ovulazione. Quindi dopo la sospensione non sono necessarie cure, ma basta aspettare la ripresa dell’attività ovulatoria affinché la fertilità torni a essere quella normale in base all’età. [5]

La pillola anticoncezionale come “protezione”

Gli studi sono concordi nell’affermare, inoltre, che non solo la pillola non rappresenta un rischio per la donna, ma anzi ne protegge la salute e la fertilità. È quanto emerge da un importante studio pubblicato di recente sul British Medical Journal e non solo.

Anche secondo un sondaggio della Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (SIGO), ben il 73% dei ginecologi italiani concorda con i ricercatori inglesi e associa all’assunzione dei contraccettivi ormonali un migliore stato di salute.

Basta pensare che sette medici italiani su dieci pensano che la contraccezione ormonale migliori anche la fertilità della donna. E secondo il parere degli specialisti, nei prossimi anni è da attendersi dati ancora più significativi grazie alla disponibilità di nuove formulazioni sempre più rispettose del benessere femminile. [3,4]

Le pillole di nuova generazione, infatti, non solo non rappresentano un rischio per la salute della donna, ma ne proteggono la salute e ne preservano la fertilità. [3] Ricordiamo infatti che rispetto al passato, le nuove pillole hanno dosaggi più rispettosi dei bioritmi ormonali della donna.

Se vuoi approfondire questo argomento leggi anche Pillole anticoncezionali di nuova generazione: i vantaggi

Inoltre, l’assunzione di un principio estro-progestinico per stabilizzare l’equilibrio ormonale nei casi in cui risulti necessario, diventa alcune volte un aspetto fondamentale in funzione di un progetto di maternità futura.

Infine, tra gli effetti benefici ricordiamo:

  • riduzione (per soppressione dell’ovulazione) di cisti ovariche funzionali (follicolari e luteiniche), rischio di cancro ovarico, dismenorrea e dolori pelvici nel periodo ovulatorio, tensione premestruale;
  • riduzione del flusso mestruale con conseguente minore rischio di anemia;
  • minore incidenza di menorragie, perdite intermestruali e di irregolarità delle mestruazioni;
  • riduzione della comparsa di mastodinia, di noduli benigni della mammella e di mastopatia fibrocistica.

Accortezze nell’impiego della pillola

Anche se, come è stato rilevato dai ricercatori, l’utilizzo della pillola non ha alcuna incidenza sull’infertilità, occorre evidenziare come sia opportuno assumere questo anticoncezionale con le necessarie cautele e sempre, esclusivamente, previo screening e prescrizione medica.

L’impiego, soprattutto se prolungato, della pillola infatti potrebbe nascondere dei problemi ovulatori. Occorre precisare come uno dei vantaggi dell’assunzione della pillola sia un ciclo mestruale prevedibile, ma d’altro canto se l’anticoncezionale “maschera” un’eventuale irregolarità delle mestruazioni questo potrebbe produrre effetti su un futuro concepimento. Le irregolarità possono includere un ciclo più breve del normale, più lungo o del tutto assente.

Per queste ragioni, prima dell’impiego di questo rimedio farmacologico è sempre opportuno rivolgersi a uno specialista, effettuare un adeguato controllo ginecologico e valutare l’idoneità e l’opportunità dell’utilizzo dell’anticoncezionale ormonale. [6]

Fonti

[1] Ivitalia: La pillola anticoncezionale influisce sulla fertilità futura?
[2] Girum, T., & Wasie, A. (2018). Return of fertility after discontinuation of contraception: a systematic review and meta-analysis. Contraception and reproductive medicine, 3,9.
[3] Campagna del Cavolo: Pillola: alleata o nemica della fertilità?
[4] SIC: Fertilità: un valore da proteggere… anche con la pillola!
[5] NostroFiglio: Gravidanza dopo la pillola: quanto tempo ci vuole per rimanere incinta?
[6] Ivitalia: La pillola può causare infertilità?