È sicuramente la più comune delle infezioni alle vie urinarie e forse anche una delle più fastidiose: stiamo parlando della cistite.
Forse non tutte sanno, però, che si tratta di un’infezione prevalentemente femminile che colpisce le donne rispetto agli uomini in un rapporto di 4 a 1. [1]

Ma perché? Le ragioni della maggiore suscettibilità delle donne, per questo tipo di infezioni, sono principalmente anatomiche. L’uretra nel corpo femminile, che misura appena 4-5 cm è, infatti, decisamente più corta di quella maschile (16-17 cm) e questo facilita moltissimo la risalita o la discesa dei batteri verso la vescica. [2]

Tale caratteristica, associata all’assenza dell’effetto battericida delle secrezioni prostatiche e ad altre peculiarità anatomiche sfavorevoli, come il sito d’apertura più facilmente raggiungibile dai microrganismi fecali, non fa che aumentare la suscettibilità femminile.

Vediamo quindi nel nostro articolo quali sono le cause, i fattori di rischio e i rimedi per convivere e contrastare questo fastidioso problema.

Cistite, di cosa si tratta

Come abbiamo già detto, la cistite è un’infiammazione acuta, subacuta o cronica della vescica, e più specificatamente della mucosa vescicale, in genere associata a un’infezione batterica. (4,3)
Si calcola che tra il 10-20% delle donne soffrirà, almeno una volta nel corso della sua vita, di un’infezione del tratto urinario e almeno una donna su due soffrirà di cistite.

Ma è importante sapere che l’incidenza del disturbo aumenta notevolmente con l’avanzare dell’età: si stima infatti che circa il 20-50% delle donne over 60 soffra di tale disturbo. La causa va ricercata in alcuni problemi legati alla menopausa, come la carenza estrogenica e le dislocazioni degli organi pelvici. (3)

Quali sono le cause?

La cistite è generalmente sostenuta da germi che popolano l’ultimo tratto dell’intestino e in molti casi il batterio in questione è l’Escherichia coli, responsabile dell’85% delle infezioni urinarie. Sebbene la cistite più frequente sia quella di origine batterica, più raramente può essere determinata anche dalla presenza di virus o funghi.

Ci sono altre cause che possono concorrere all’insorgenza di questa infiammazione: assunzione di farmaci (antitumorali, anticoncezionali come il diaframma, radioterapia) o molecole irritanti come prodotti per l’igiene intima o gel spermicidi. (4,3) Altre volte, può essere anche a pratiche anticoncezionali o a rapporti sessuali. (3)

Oltre alle cistiti di cui abbiamo appena parlato, ne esistono altri tipi (5):

  • Cistite interstiziale (sindrome della vescica dolorosa): è un’infiammazione non infettiva della vescica che non è dovuta dalla proliferazione di un patogeno. La causa di questo tipo di cistite è un’alterazione della permeabilità della mucosa della vescica, che diventa vulnerabile nei confronti dell’ingresso di microrganismi e sostanze verso l’interno della parete vescicale. Questa condizione stimola l’attivazione dei nervi sensitivi (che trasmettono il segnale del dolore) e provoca un danno alla muscolatura liscia dell’organo. Fra i fattori scatenanti è possibile includere il parto, l’abitudine di assumere alimenti acidi, recenti interventi chirurgici nell’area pelvica e pregresse cistiti batteriche.
  • Cistite emorragica: è provocata da Adenovirus o Citomegalovirus.
  • Cistite da candida: la Candida albicans è un fungo (infezione micotica) che può dare luogo a cistite a seguito di una terapia antibiotica e nei pazienti cateterizzati o immunodepressi.
  • Cistite da freddo: si può verificare qualora l’addome non sia ben coperto o sia sottoposto per lungo tempo a forte umidità.
  • Cistite da malformazione del tratto urinario: in presenza di un’alterazione del normale flusso dell’urina aumenta il rischio di cistite. Per esempio, nei pazienti con calcolosi o tumore, con vescica neurologica (una disfunzione vescicale causata da un danno neurologico che causa incontinenza, aumento della frequenza di emissione delle urine, ritenzione urinaria) o malformazioni delle vie urinarie.

Fattori predisponenti alla cistite, soprattutto in estate

Ma non finisce qui. In estate, il rischio può aumentare a causa di diversi fattori che possono predisporre all’insorgenza delle infezioni che causano proprio la cistite (5):

  • Stress: la cistite recidivante tende a ricomparire soprattutto nei periodi di periodi di grande stress fisico o emotivo.
  • Temperature elevate: la stagione calda aumenta il rischio di infezioni delle vie urinarie per diverse ragioni. In primo luogo, la sudorazione tende a disidratare l’organismo, concentrando le urine e aumentando dunque la concentrazione dei batteri in esse contenute, la loro acidità e dunque l’azione irritante sull’epitelio urinario. La sudorazione nell’area inguinale causa irritazione locale e crea le condizioni per la proliferazione dei microrganismi. La perdita di minerali che la sudorazione innesca può indebolire il sistema immunitario, rendendolo meno reattivo. Le alte temperature, inoltre, favoriscono la riproduzione di batteri e funghi. Infine, i cambiamenti nelle abitudini alimentari, tipici degli spostamenti legati alle vacanze estive, possono alterare l’alvo intestinale e causare stitichezza.
  • Il contatto con l’acqua di mare, della piscina e con i costumi (sintetici e umidi): anche questo fattore può aumentare lo stato di irritazione delle zone intime. Per prevenire la recidiva della cistite in estate, è bene idratarsi adeguatamente, cambiare spesso il costume, assumere (quando necessario e dopo il parere del medico) integratori di minerali e prestare attenzione all’alimentazione, che deve mantenersi varia ed equilibrata.

Quali sono i sintomi della cistite?

Ma come accorgersi se si tratta di cistite? Quali sono i segni inconfondibili?

Tra i sintomi principali della cistite il più frequente è lo stimolo persistente e urgente a urinare in piccole quantità e una sensazione di bruciore durante la minzione.
A questi si possono aggiungere la presenza di sangue nelle urine, dolore o sensazione di pressione nell’area pelvica, urine opache e dall’odore intenso e una leggera febbre.

Solitamente la cistite non è pericolosa per la salute, a meno che l’infezione non si estenda ai reni. (3)
Generalmente si risolve dopo un solo episodio. Quando, invece, viene trascurata può ripresentarsi e cronicizzare. In questo secondo caso, il processo infettivo può estendersi pericolosamente alle vie genitali o alle alte vie urinarie. (4)

In ogni caso, i sintomi possono essere così riassunti (6):

  • dolore sovrapubico
  • senso di peso perineale
  • aumento della frequenza minzionale
  • urgenza, necessità impellente di urinare, con talvolta incontinenza da urgenza
  • bruciore e/o dolore durante la minzione
  • senso di incompleto svuotamento
  • ematuria (sangue nelle urine)

Questi sintomi possono essere tutti presenti contemporaneamente o, viceversa, manifestarsi singolarmente, o ancora variare nel tempo per intensità, numerosità o frequenza. (6)

Inoltre, non sono esclusivi della cistite. Pertanto, solo un adeguato confronto con il medico, può ragionevolmente attribuire i sintomi all’infiammazione della vescica ed escludere altre patologie. (6)

Rimedi contro la cistite

La buona notizia è che se si è predisposte a soffrire di cistite, esistono comunque dei rimedi per limitarne la comparsa (1,5):

  • bere almeno 1,5/2 litri di liquidi al giorno (acqua, tisane, camomilla): bevendo molto le urine diventeranno di colore molto chiaro, quasi trasparente;
  • mangiare tanta frutta e verdura per aumentare la produzione di urine e via libera anche a olio d’oliva, cipolla e aglio, pesce e formaggi freschi. Al contrario, sono da evitare alcuni alimenti come: alcolici, caffè e tè, alimenti piccanti, alimenti e bevande zuccherate e condimenti ricchi di grassi saturi;
  • osservare un’igiene corretta che eviti detergenti intimi troppo aggressivi che possano alterare le difese naturali. Meglio utilizzare il sapone neutro, come quello utilizzato per i bambini, risciacquando accuratamente;
  • utilizzare indumenti intimi realizzati con tessuti naturali (es. cotone), evitando materiali sintetici che potrebbero creare irritazione;
  • utili anche integratori alimentari, come quelli al mirtillo, veri e propri antinfiammatori naturali, che possono aiutare a tenere pulite le vie urinarie;
  • mantenere una sana e sicura attività sessuale;
  • durante il ciclo mestruale ricordiamoci di cambiare frequentemente l’assorbente o la coppetta mestruale, limitando il più possibile l’uso di tamponi interni e soprattutto di avere una frequente igiene intima.

È molto importante ricordare che la diagnosi delle cistiti batteriche si basa comunque sul consulto con il medico, che in base alla sintomatologia e familiarità, prescrive un esame delle urine accompagnato da urinocoltura. Quest’ultimo accertamento è, infatti, necessario per verificare la presenza di batteri, identificarli e valutarne la sensibilità ai diversi antibiotici. (5).

Fonti

[1] Gruppo San Donato: Cistite: cos’è, come riconoscerla e quali sono i rimedi
[2] alfemminile.com: Cistite: i rimedi naturali più efficaci per prevenirla e curarla
[3] Humanitas: Cistite
[4] my Personal Trainer: Cistite
[5] doveecomemicuro.it: Cosa causa la cistite? Cura, sintomi, rimedi e durata
[6] Humanitas Mater Domini: Cistite