Se ne parla spesso, eppure a volte non sappiamo esattamente a cosa ci stiamo riferendo. Le malattie sessualmente trasmissibili, o malattie veneree, sono patologie che si contraggono attraverso rapporti sessuali non protetti, vaginali, anali oppure orali.

Queste infezioni – veicolate da batteri, virus o funghi – possono passare da una persona all’altra attraverso liquidi corporei come sperma, sangue e secrezioni vaginali, oppure dalla mamma al feto durante la gravidanza e il parto, attraverso trasfusioni di sangue non adeguatamente controllate o ancora condividendo aghi infetti.

Alcune malattie veneree sono asintomatiche, quindi aver avuto rapporti non protetti con una persona apparentemente in buona salute non è una garanzia; in caso di dubbio rivolgersi al proprio medico per qualche analisi è di sicuro la scelta migliore.

In quest’articolo cercheremo di capire quali sono e cosa fare per prevenirle. (1)

Fattori che predispongono alle malattie sessualmente trasmissibili

Le malattie sessualmente trasmissibili colpiscono sempre di più fasce di età che fino a qualche tempo fa erano ritenute meno a rischio. (2)

Alcuni fattori sociologici influiscono negativamente: oltre una certa età, diminuisce il timore di gravidanze indesiderate e l’impiego del preservativo con conseguenze molto negative sulle infezioni di natura sessuale. (2)

Sottolineiamo che per malattie sessualmente trasmissibili (MST) non intendiamo solamente l’Hpv (papilloma virus) o il temutissimo Hiv ma esistono tutta una gamma di infezioni misconosciute – tra cui clamidia, gonorrea, herpes e sifilide – che meritano molta attenzione. (2)

Malattie sessualmente trasmissibili più frequenti

Diverse sono le malattie sessualmente trasmissibili. Vediamole nel dettaglio:

  • Malattie dovute a batteri, come la sifilide, la gonorrea o le clamidiosi;
  • Malattie dovute a parassiti, come le tricomoniasi, o amicosi (ad esempio, la candidosi);
  • Malattie dovute a virus come l’Aids, l’epatite B, l’herpes o infezioni imputabili ad un virus denominato HPV (Human Papillomavirus).

I diversi tipi di MST presentano una gravità molto variabile: quelle legate alla trasmissione di un batterio, di un parassita o di una micosi sono facilmente guaribili con gli antibiotici, mentre quelle legate ad un virus necessitano di cure lunghe e complesse. (7)

Spesso nell’uomo sono asintomatiche, cioè non si manifestano in modo evidente, anche per motivazione anatomiche. Nelle donne i sintomi sono più evidenti e si curano con antibiotici e farmaci appositi.

Non dobbiamo vivere nel terrore di essere portatori di malattie che non si manifestano, in linea di massima basta avere dei comportamenti sessuali responsabili che proteggono dal contagio, come ad esempio controllarsi periodicamente con degli esami del sangue, dato che già con un prelievo di sangue si può capire se si è sieropositivi o se si hanno altre di queste malattie. (5)

Come contrastare le malattie sessualmente trasmissibili

Il profilattico rimane ancora l’arma principale per evitare di contrarre una malattia sessualmente trasmissibile. Deve essere utilizzato durante qualsiasi rapporto sessuale a rischio. (3)

L’efficacia del profilattico nella prevenzione delle MST è estremamente elevata a patto che vengano rispettate rigorose condizioni di utilizzo:

  • verificare che la confezione sia intatta;
  • srotolare il profilattico sul pene in erezione;
  • non lubrificare mai il profilattico con una sostanza oleosa;
  • trattenere il profilattico alla base del pene al momento della sua estrazione;
  • lubrificarlo nuovamente, se necessario, utilizzando di preferenza lubrificanti a base acquosa;
  • usare un profilattico nuovo ad ogni rapporto;
  • i profilattici venduti in Italia devono essere etichettati “CE”;
  • in caso di rottura del profilattico (meno dell’1% dei rapporti) durante un rapporto a rischio, è necessaria una consulenza urgente con il medico specialista. (3)

Non tutti i contraccettivi proteggono dalle malattie sessualmente trasmissibili. Si può dire che solo i contraccettivi ‘barriera’ hanno questa potenzialità, in primis il preservativo.

Esiste il preservativo maschile che copre l’asta del pene e il preservativo femminile che protegge la vagina e la vulva.

Diciamo che in questo modo si evita la maggior parte del contatto cutaneo tra genitali e quindi  può essere usato per prevenire la contrazione di malattie sessualmente trasmissibili anche nei rapporti orali. (4)

I contraccettivi non-ormonali si definiscono a “barriera” e sono in grado di limitare malattie sessualmente trasmissibili:

  • Preservativo (profilattico): unico metodo anticoncezionale con partecipazione attiva dell’uomo. L’efficacia dipende essenzialmente dal corretto utilizzo. La percentuale di fallimento varia tra il 2-7%.
  • Preservativo femminile: somiglia ad un preservativo (più largo e più lungo), ha la stessa consistenza, si inserisce a livello vaginale, ma richiede che la donna abbia un buon rapporto con il proprio corpo.

Questi metodi di barriera hanno pochissimi effetti collaterali, reazioni locali o allergiche, e sono gli unici a garantire la prevenzione di malattie a trasmissione sessuale. Ed ancora:

  • Cappuccio cervicale: strumento anticoncezionale a barriera, di gomma, che viene applicato dalla donna facendolo aderire strettamente alla cervice dell’utero (meccanismo di suzione).
  • Diaframma: più grande del cappuccio cervicale anch’esso di gomma, dotato di un bordo elastico si inserisce transvaginalmente sul collo dell’utero. (5)

Si dispone anche di altri mezzi di prevenzione dall’efficacia piuttosto discutibile:

L’astinenza, o anche l’impegnarsi esclusivamente in una relazione monogama con un partner sano, può essere difficile da applicare a livello pratico, soprattutto fra i più giovani. L’astinenza deve tuttavia essere la norma in determinate circostanze, ad esempio durante la cura di una MST avente origine batterica o nei paesi a rischio elevato di MST gravi. (3)

In generale, l’arma migliore per combattere le malattie sessualmente trasmissibili è l’educazione sessuale: spesso si ha il timore di esprimere i propri dubbi e le proprie perplessità quando si parla di sesso. Bisogna invertire questa tendenza, cercare le giuste informazioni e parlare con il medico di fiducia apertamente.

Pillola e malattie sessualmente trasmissibili

La pillola anticoncezionale protegge dal rischio di gravidanze indesiderate ma non ostacola il contagio di batteri o virus con cui si può venire a contatto attraverso rapporti sessuali non protetti (6).

Alcune ragazze sono convinte che assumendo la pillola anticoncezionale siano al riparo dalle infezioni sessualmente trasmesse: questo è assolutamente falso! (6)

La pillola, infatti, è costituita da ormoni, estrogeni e progesterone simili a quelli prodotti dal nostro corpo, che impediscono l’ovulazione nella donna, cioè il rilascio dell’ovulo da fecondare da parte delle ovaie, e, quindi, impedisce la conseguente gravidanza.

Non contiene invece nessun tipo di sostanza in grado di neutralizzare i microrganismi responsabili delle infezioni sessualmente trasmesse. (6)

Così come l’uso della pillola anticoncezionale, anche il coito interrotto, il diaframma e la spirale non proteggono dalla trasmissione di virus e batteri per via sessuale (6).

L’unico mezzo utile alla prevenzione delle infezioni a trasmissione sessuale è il preservativo che, se usato correttamente, crea una vera e propria barriera fisica in grado di evitare il contatto tra liquidi corporei e tessuti genitali, bloccando così il passaggio di agenti infettivi.

Utilizzare correttamente il preservativo significa indossarlo sin dall’inizio, per tutta la durata e fino al termine del rapporto (6).

FONTI

[1] Quali sono le malattie sessualmente trasmissibili?
[2]Malattie sessualmente trasmissibili: preservativo, pillola, la risposta
[3] Prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili
[4] Sessuologa: contraccezione è un dovere, bisogna proteggersi
[5] Contraccezione: percorsi personalizzati per individuare il metodo più sicuro
[6] Se prendo la pillola, sono protetta dalla malattie sessualmente trasmissibili?