Sembra essere andato tutto bene, siamo convinte di essere state attente e invece succede quell’inconveniente che manda all’aria tutte le nostre certezze. In questo caso c’è una sola cosa per evitare una gravidanza indesiderata: la contraccezione d’emergenza.

Ma tranquille, è successo quasi a tutte di doverci ricorrere e gli inconvenienti che capitano più frequentemente sono:

  • mancata assunzione di una o più pillole
  • rottura del preservativo
  • distacco del cerotto transdermico

Cos’è la contraccezione di emergenza?

La contraccezione di emergenza, o contraccezione post-coitale, è appunto una misura d’emergenza che ha lo scopo di evitare una gravidanza indesiderata dopo un rapporto sessuale non adeguatamente protetto. Il termine “emergenza” sottolinea che questa forma di contraccezione è assolutamente occasionale e non deve sostituire un regolare metodo contraccettivo da assumere dopo ogni rapporto sessuale. [1]

Questa forma contraccettiva consiste infatti nel tentativo di ritardare o bloccare, se non ancora avvenuta, l’eventuale ovulazione, rendendo così il rapporto non fertile.

Ricordiamo anche che può solo prevenire e non interrompere una gravidanza già in atto, poiché non si tratta di farmaci abortivi.

I vari tipi di contraccezione di emergenza

Quali sono e quanti sono i contraccettivi d’emergenza? I più conosciuti sono i contraccettivi di emergenza di tipo ormonale, comunemente chiamati “pillola del giorno dopo” e “pillola dei cinque giorni dopo”. Queste pillole, però, vanno assunte il prima possibile dopo il rapporto a rischio per aumentarne l’efficacia.

In ogni caso, abbiamo a disposizione anche un altro dispositivo con la funzione di contraccettivo d’emergenza. Vediamo, quindi, tutti e tre i metodi nel dettaglio: [2]

  • Pillola a base di Levonorgestrel (pillola del giorno dopo): va assunta non oltre le 72 ore dal rapporto a rischio. La sua efficacia oscilla tra il 54% e il 94% entro le prime 72 ore.
  • Pillola a base di Ulipristal Acetato (pillola dei cinque giorni dopo): va assunta non oltre le 120 ore dal rapporto a rischio. Ha un’efficacia del 98% entro le prime 72 ore, poiché agisce bloccando o ritardando l’ovulazione e riducendo quindi il rischio gravidanza.
  • IUD (spirale non medicata): è un piccolo supporto in plastica avvolto da un filo di rame che viene inserito nell’utero da un medico esperto, non contiene ormoni e, in genere, non è indicato per le adolescenti. Agisce riducendo il numero e la motilità degli spermatozoi. Inoltre, modificando il rivestimento interno dell’utero (endometrio) che lo rende inadatto alla gravidanza. La sua efficacia è del 99% se inserito entro 48 ore dal rapporto non protetto. [1]

Ma come si possono reperire questi contraccettivi? A partire dal 3 marzo 2016, entrambe le pillole non sono soggette a prescrizione medica per tutte le pazienti di età pari o superiore a 18 anni, mentre per quelle minorenni resta obbligatoria la prescrizione medica. [1]

Possibili effetti collaterali della contraccezione di emergenza

La domanda che tutte vi starete ponendo è se dopo l’assunzione c’è la possibilità che si verifichino effetti collaterali.

Iniziamo con il dire che, prima di assumere le pillole, non sono obbligatorie visite o esami del sangue poiché sono ben tollerate, ma sarebbe opportuno farle. Non è indicato nessun follow-up dopo l’assunzione, ma comunque si consiglia l’esecuzione di un test di gravidanza se il ciclo ritarda o non ha le solite caratteristiche.

Nonostante quindi non ci siamo particolari impedimenti per l’assunzione di questi farmaci, si può verificare qualche disturbo con una sensibile diversità tra una donna e l’altra. Si tratta comunque di disturbi lievi come nausea, vomito, vertigini, cefalea, diarrea ed effetti che generalmente scompaiono entro 48 ore dall’assunzione del farmaco. [4]